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Migranti, Piantedosi: “Stati non accettino ignobile schiavitù moderna”

(Adnkronos) – “Nessuno Stato può accettare che la criminalità organizzata determini le politiche migratorie nazionali né che vengano praticate ignobili forme di schiavitù moderna”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel suo intervento, all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo alla conferenza ministeriale internazionale organizzata dal Governo italiano in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc), in occasione del ventennale della Convenzione di Palermo. 

“Riteniamo fondamentale il potenziamento della collaborazione con le Agenzie dell’Onu per ampliare i programmi di rimpatrio volontario assistito dai Paesi di transito verso i Paesi di origine”, ha aggiunto Piantedosi che, a proposito del traffico di migranti e alla tratta di persone, sottolinea: “Si tratta di crimini particolarmente odiosi che integrano una grave violazione del diritto internazionale e arrecano un’offesa non solo alla dignità delle persone coinvolte ma anche al diritto di ogni Stato sovrano di regolamentare l’ingresso dei cittadini stranieri nel proprio territorio”. 

Il ministro ha spiegato che “proprio ieri in occasione del Consiglio Affari Interni a Bruxelles ho sottoposto ai colleghi europei una serie di iniziative per affrontare questa sfida epocale, riconducibili a due pilastri essenziali”. “Da un lato – ha aggiunto – la necessità di potenziare la collaborazione con i Paesi di origine e transito dei flussi, per rafforzare la cooperazione di natura investigativa e rendere più efficace la risposta repressiva contro i trafficanti. Dall’altro lato, la necessità di agire concretamente sulle cause della migrazione e offrire ai migranti delle alternative legali ai loro progetti migratori”. 

 

“La collaborazione con sistema Onu è fondamentale (nella lotta al traffico di esseri umani, ndr) . Meloni lo ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite, dobbiamo ingaggiare una guerra totale senza sconti ai trafficanti di esseri umani”. A dirlo a Palermo è stato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aggiungendo: “L’impennata degli sbarchi impone riflessione seria sulla organizzazioni criminali nella gestione dei migranti. L’impegno in questa lotta (contro i trafficanti di esseri umani, ndr) deve unire le Nazioni delle due sponde del Mediterraneo, così come quelle dell’Africa e dell’Europa, e dei nostri principali partner e alleati”.  

Secondo Nordio “per fronteggiare le emergenze globali che mettono a rischio i diritti umani e lo stato di diritto serve una risposta unitaria. Per questo vorrei lanciare una proposta: avviare una cooperazione rafforzata con gli Stati firmatari della convenzione di Palermo che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di esseri umani”. 

“Guardando al futuro, noi siamo pronti a potenziare la nostra rete di magistrati di collegamento nella regione del cosiddetto Grande Mediterraneo e dell’Africa Sub-sahariana. Abbiamo al riguardo esperienze di collaborazioni molto soddisfacenti”, ha aggiunto Nordio. Il guardasigilli ha citato un’operazione congiunta con le autorità giudiziarie della Nigeria, “portata a termine all’inizio di quest’anno, con l’estradizione verso l’Italia della leader di una rete internazionale di traffico di essere umani col fine di prostituzione”. 

 

 

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