Cronaca

Minori e reati: "Repressione non
basta. Ragazzi delusi dagli adulti"

“Adolescenze e reati: dialoghi nella comunità per accompagnare percorsi di crescita dei minori autori di reato”. Questo il titolo dell’incontro al quale oggi, nella sala Puerari del Museo Civico Ala Ponzone, hanno partecipato la presidente del Tribunale per i Minorenni di Brescia Cristina Maggia e la procuratrice dei minori a Brescia Giuliana Tondina.

Da sinistra, la presidente Maggia e la procuratrice Tondina

Sul tavolo della discussione, il Decreto Caivano, le misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, in seguito ai fatti di Palermo e Caivano che hanno messo in primo piano l’emergenza stupri e abusi in Italia. Norme più stringenti per quanto riguarda le pene ai danni di chi si macchia di un reato, indipendentemente dalla sua età e limitando anche la possibilità di accesso a piattaforme o servizi.

“Con questi interventi di natura repressiva”, ha detto la presidente Maggia, “si rischia di perdere il senso della giustizia minorile. Che non è il senso del buonismo o del lassismo, ma del tentativo di responsabilizzare i ragazzi verso i reati che hanno commesso e verso le vittime, implementando il loro livello di maturazione. Gli strumenti li abbiamo già nella nostra normativa attuale, così si rischia di favorire l’adeguamento della giustizia minorile a quella degli adulti. Mentre gli istituti della tenuità del fatto e della messa alla prova sono trasmigrati dal mondo minorile a quello adulto, ora con questi interventi rischiamo di demonizzare i ragazzi come gli unici colpevoli, e invece i giovani sono il frutto dell’educazione che hanno ricevuto dai genitori. Sono gli adulti che si devono mettere in discussione. E’ troppo comodo dare sempre la colpa ai più deboli”.

“Il tema”, ha aggiunto la presidente Maggia, “è anche quello che si pretende di caricare di nuovo le procure dei minori già molto scalcagnate di altri incarichi, ma mai un’iniezione di risorse. Tutto sempre a costo zero. Aumentiamo gli arresti? Tutte le carceri minorili sono strapiene e piene di problemi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il procuratore capo dei minori a Brescia Giuliana Tondina. “Il decreto Caivano è eccessivo, perchè è fondato sulla convinzione, sbagliata, che ci sia un’emergenza minorile di tipo criminale diffusa su tutto il territorio nazionale. Non è così. Quello che succede è che c’è una maggiore rabbia dei ragazzi, rabbia che si manifesta in comportamenti aggressivi perchè sono delusi dagli adulti. Il tema è che l’adulto manca, e per di più noi adulti stiamo continuando a proporre dei modelli di rigore che sono superati a livello mondiale. Lavoriamo sempre molto sulla forma, e invece i giovani hanno bisogno di sostanza. Un altro tema è quello che le cose vanno intercettate presto, anche con interventi duri, per esempio un allontanamento da una famiglia che non si occupa dei propri figli. La prevenzione è proprio questa: la segnalazione e l’intervento veloce”.

E poi il cosiddetto fenomeno delle baby gang: la procuratrice Tondina non è d’accordo. “Non ci sono nel territorio del distretto di Brescia baby gang, non ci sono bande di ragazzini che stanno insieme con propositi delittuosi. Ci sono, quello sì, compagnie di ragazzini che vanno in giro a fare rapine ai loro coetanei, ma queste non sono realtà criminali strutturali. Questi ragazzi hanno bisogno di punti di riferimento, di adulti che li ascoltino, di gente che capisca dov’è il problema e intervenga. Se io prendo un ragazzo che ha un difetto cognitivo e lo prendo a bastonate, non è che capisca cosa deve fare. Prende la bastonata, sarà più arrabbiato dopo e quando esce di nuovo, ne farà una peggio. Noi pretendiamo dai ragazzi che siano Oxford e Cambridge, quando poi gli adulti si accapigliano alla coda dell’Asl”.

L’incontro in sala Puerari fa parte di un percorso di formazione promosso dal Settore Politiche  Sociali del Comune di Cremona in collaborazione con l’Ufficio del Servizio Sociale Minorenni del Tribunale per i Minorenni di Brescia.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...