Cronaca

L'Agro Ai Giovani cresce ancora
Successo per l'ottava edizione

Si è conclusa sabato 16 settembre l’ottava edizione di L’Agro Ai Giovani, l’evento che da cinque anni anima l’aia della Cascina Marasco a Cavatigozzi. Qui ha sede la Cooperativa Sociale Agropolis Onlus, che dal 1990 è il fulcro di una serie di attività educative e ricreative per persone diversamente abili e le loro famiglie. Venerdì e sabato, due giorni di musica dal vivo, cibo e giochi: la ricetta perfetta per valorizzare la realtà locale con un programma di livello. Mentre sul palco la band rock “The Marshall Plan” e i DJ Giorgio G e Feet DJ hanno scaldato l’atmosfera, gli spettatori si sono divertiti tra un panino e una birra.

Gli artefici di questo successo che ha saputo attirare più di 2000 persone sono un gruppo di ragazzi cremonesi, accomunati, oltre che da una grande amicizia, dalla volontà di avvicinare la realtà di Agropolis ai più giovani. “Tutto è partito dalla volontà di organizzare una grigliata allargata per far conoscere la realtà di Agropolis non solo alle famiglie e agli adulti, ma anche ai giovani”, spiega Carlo Alberto Bottaioli, Social Media Manager di L’Agro Ai Giovani, nonché uno di quel gruppo che, nella primavera del 2018, ha dato il via all’iniziativa.

“In realtà, l’affetto per Agropolis è nato molto prima, intorno al 2010, quando da ragazzini davamo una mano durante le feste dell’associazione, spillando le birre o facendo piccoli lavoretti”, aggiunge Andrea Dal Bianco, anch’egli tra gli iniziatori di questo progetto, fresco di vittoria nel K1 dei Campionati Italiani di canoa velocità, dove ha gareggiato per l’Arma dei Carabinieri. “Da quella prima edizione del 25 maggio 2018 siamo cresciuti molto, ricambiando anche la fiducia del consiglio direttivo di Agropolis, con cui siamo in strettissima collaborazione” continua Dal Bianco. “Siamo passati dalle 400 persone delle feste di Agropolis ai 700 partecipanti di L’Agro Ai Giovani nel 2018, fino ad arrivare ad oggi con 2000 presenze: non ce lo saremmo mai immaginato” aggiunge Maria Chiodelli, fondatrice del gruppo insieme a Gianaldo Tavella, Riccardo Vialli, Andrea Salami e altri ragazzi, in tutto una decina.

Con il supporto della Cascina, questa compagnia di amici – Sguish è il nome che si sono dati – ha messo in piedi un vero e proprio comitato organizzativo: chi si occupa di coordinare la cucina, chi cura la parte social, chi gestisce il bar e chi idea i giochi; il tutto con un occhio di riguardo alla sostenibilità, all’inclusività e alla valorizzazione del territorio. Infatti, il cibo disponibile durante le serate viene cucinato dalla cascina stessa o da produttori locali; come il pane e le focacce, provenienti dal forno restaurato con il ricavato di questa festa, o il miele, anch’esso prodotto in zona. Anche lo staff, riconoscibile dalle sgargianti magliette arancioni, è molto eterogeneo: gli educatori si uniscono ai ragazzi disabili, che insieme agli altri volontari formano una squadra di circa 100 persone.

Come spiegano Chiodelli e Bottaioli, “l’obiettivo, adesso, è cercare di consolidarci e far crescere Agropolis, sostenendola nei suoi progetti futuri”. Il ricavato di queste serate è interamente devoluto alla causa di Agropolis, che lo impiega per le attività per i ragazzi disabili e di restauro della cascina.

Anna Serafini

 

 

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