Cronaca

Rientrava dall’Egitto col figlio
Preso il pusher, è il terzo arresto

Terzo arresto, da parte della polizia, nei confronti di un 50enne italiano di origine egiziana finito in manette due volte il 19 maggio e il 7 giugno scorsi con l’accusa di cessione di sostanze stupefacenti.

Nella notte di martedì scorso gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cremona guidati dal dirigente Marco Masia lo hanno nuovamente arrestato, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Cremona, mentre rientrava in Italia dall’Egitto.

Quando era stato arrestato a maggio, l’uomo era stato sorpreso a cedere una dose di cocaina nei dintorni di Vescovato. Spesso faceva le consegne a bordo della sua auto anche alla presenza del figlio di 11 anni. In quell’occasione gli inquirenti avevano sequestrato altre 22 dosi e 1000 euro in contanti. Qualche giorno dopo, invece, costantemente monitorato dai poliziotti in borghese, aveva effettuato una nuova cessione di cocaina e, conseguentemente, era stato arrestato in flagranza di reato.

Dopo il primo arresto, il 50enne aveva patteggiato un anno ed era tornato in libertà, mentre dopo il secondo, il giudice gli aveva negato il patteggiamento, trasmettendo gli atti ad un nuovo magistrato, e sottoponendo l’egiziano all’obbligo di firma in caserma a Vescovato. L’udienza è stata fissata al prossimo 15 dicembre.

Nel frattempo l’uomo dal 5 agosto si era reso irreperibile, tanto che era stata emessa una nuova ordinanza cautelare da parte del tribunale di Cremona, che aggravava la misura in atto, sostituendola con la custodia cautelare in carcere.

Nell’ultimo mese gli investigatori della Mobile hanno costantemente monitorato i possibili spostamenti dell’egiziano, fino a quando hanno avuto notizia che fosse rientrato in patria. Grazie a numerosi accertamenti e alla collaborazione della polizia in ambito internazionale, hanno acquisito informazioni in base alle quali la notte del 12 settembre il 50enne sarebbe rientrato in Italia dall’Egitto, facendo scalo in Germania e atterrando all’aeroporto Valerio Catullo di Verona.

Ad attenderlo, con sua enorme sorpresa, ha trovato gli uomini della Mobile di Cremona e della Polizia di Frontiera di Verona, che, al termine delle procedure di identificazione, hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare, accompagnando l’egiziano in carcere a Verona. In viaggio con lui c’era anche il figlio che è stato affidato ad un parente che era andato a prenderli in aeroporto.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...