Operazioni portuali, salute e sicurezza al porto di Civitavecchia accordo attuativo tra Inail, Mit e Adsp Mtcs
(Adnkronos) – Trova oggi attuazione, con la firma da parte del presidente Pino Musolino per il Porto di Civitavecchia, il protocollo nazionale tra Inail, Mit e Assoporti sottoscritto lo scorso aprile volto a contrastare i rischi legati alle attività portuali. Un documento che, secondo il direttore regionale Inail Lazio, Domenico Princigalli, cerca di dare ‘effettività ed efficacia’ alle azioni messe in campo per ‘aumentare le condizioni di salute e sicurezza nell’aree portuali. Sicurezza e salute le parole chiave dell’accordo che punta a coinvolgere enti, istituzioni e parti sociali per trovare un equilibrio tra le inevitabili esigenze della produzione e condizioni ottimali di salute e sicurezza. I dati Inail evidenziano che i principali rischi nelle realtà portuali attengono alla movimentazione di merci e alle attività di magazzino, seguiti dalla conduzione di mezzi pesanti e dalla movimentazione di macchine e mezzi operativi sulle navi.
La maggior parte degli incidenti, infatti, avviene nelle aree operative (banchine) o di viabilità e stoccaggio (piazzali) dei porti, mentre sulle navi le zone più a rischio sono quelle interessate dalle operazioni di carico e scarico merci e dalla movimentazione dei mezzi.
Dopo ‘giornate drammatiche’ segnate da ‘incidenti che hanno causato la morte di tanti lavoratori’ il documento firmato oggi ‘rientra nella specificità di come poter risolvere alcune problematiche di alcuni luoghi di lavoro – dice Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali presente alla sottoscrizione dell’accordo – ‘credo che con l’intervento di Inail, Assoporti e soprattutto dell’Autorità portuale di Civitavecchia, si possano dare delle risultanze diverse e arrivare all’infortunio zero.”.
Per garantire la sicurezza “è necessario applicare le norme italiane al 100% – fa sapere Pino Musolino, presidente della AdSP del Mar Tirreno centro settentrionale. Controlli ed ispezioni vengono spesso interpretati come ‘fastidiosi, ma nell’ipotetico caso in cui qualcuno si faccia male, quel controllo avrebbe potuto prevedere l’incidente. L’obiettivo è quello di fattorizzare quel tempo che può sembrare economicamente perso, come un elemento utile alla tutela della salute”.
Anche la tutela della salute è al centro dell’accordo. Gran parte dei rischi derivanti da sovraccarico biomeccanico, molto presenti nelle movimentazioni nelle attività portuali producono in gran parte patologie legate all’apparato muscolo scheletrico. “Grazie a questo protocollo – sottolinea Domenico Princigalli, direttore regionale Inail Lazio – si potrà fare un’analisi dei rischi e dare strumenti concreti e specifici alle imprese che operano all’interno dell’area portuale, ma al tempo stesso si potrà migliorare anche la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori, attraverso l’introduzione di strumenti legati all’innovazione digitale, che permetterà un vero e proprio salto di qualità al contrasto agli infortuni e alle malattie professionali”.