Cronaca

Tribunale di Crema, la Camera: no a Treviglio, sia accorpato a Cremona Scontro Torazzi e Pizzetti

Tribunale di Crema: la commissione Giustizia della Camera ha detto no all’ipotesi accorpamento con Treviglio. Una doccia fredda per il Cremasco, dopo le speranze alimentate martedì dal via libera dell’omonima commissione del Senato che al contrario aveva dato parere positivo alla proposta arrivata dal territorio di mantenere in vita il nostro tribunale accorpandolo con quello bergamasco. A dare parere negativo al mantenimento del tribunale: Pd, Pdl e Udc, astenuti Lega Nord e Italia dei Valori.

La notizia attesa è arrivata pochi minuti fa, confermata dall’onorevole del Carroccio, Alberto Torazzi: «La commissione ha detto no alla proposta di mantenere Crema in vita accorpandole Treviglio: Crema sparirà sarà accorpato a Cremona. Ora la palla, visto che il parere del Senato è contrario rispetto a quello espresso oggi dalla Camera: è tutto nelle mani del Governo», spiega Torazzi. «Io, – aggiunge – sono intervenuto alla Camera per sottolineare il fatto che il tribunale di Crema ha ben due dei cinque parametri posti dal decreto, e, stando alla normativa ne basta anche solo uno, ma non è servito a nulla. Il tribunale di Crema rispecchia i parametri dell’economicità e della modernità».

TORAZZI: «PIZZETTI HA VOLUTO LA CHIUSURA»

Una notizia che il territorio sperava non arrivasse, anche se, già ieri gli orientamenti erano tali. Ma oggi, stando al racconto di Torazzi, c’è un altro particolare che aggiunge dell’amaro al boccone già difficile da digerire. A quanto sembra a determinare la scelta della commissione Giustizia di Montecitorio, secondo le notizie riferite dall’onorevole leghista sarebbe stato il parere del collega cremonese, l’onorevole del Pd, Luciano Pizzetti,che avrebbe dichiarato che il tribunale di Crema va chiuso. «Mi avevano riferito che il voto era stato determinato da una dichiarazione di un onorevole del Pd: mi sono informato ed ho scoperto che si tratta di Pizzetti. Ora se il tribunale di Crema chiuderà sappiamo a chi dare la colpa», afferma Torazzi.

PIZZETTI: «SI CHIEDEVA QUALCOSA DI IMPOSSIBILE»

Dal canto suo l’onorevole del Pd non ci sta ad essere additato come il responsabile della scelta della Camera anche se l’operazione accorpamento di Treviglio a Crema a sua opinione era una strada impercorribile, «una manfrina elettorale: io non scambio il buon funzionamento dello Stato con un piatto di lenticchie e non faccio neppure politica da politicante come fa Torazzi. Alle prossime elezioni che non mi votino, ma prima di tagliare posti letto è meglio tagliare i tribunali». Questa in sintesi la motivazione che ha spinto l’onorevole Pizzetti a chiedere alla commissione di soprassedere alla decisione e di attendere la revisione delle Province.

«Io non mi sono posto il problema dell’apertura o della chiusura di Crema, ma ho ascoltato i pareri. Il parere del Consiglio giurisdizionale della Corte d’appello diceva che il tribunale di Crema non ha ragione di essere, cosi come il Consiglio superiore della magistratura e l’associazione nazionale magistrati. Quest’ultima nel tutto prevede un accorpamento di Crema con Lodi. Poi c’era Treviglio che aveva detto che non intendeva essere accorpato a Crema e allora di che stiamo parlando? La buona politica non è quella che porta avanti logiche di campanilismo ma che rispetta i processi di riforma, ma visto che nessuno si è battuto per soprassedere era del tutto evidente che la partita era persa. Io credo che le cose debbano essere fatte con criterio e piuttosto di tagliare le tredicesime meglio chiudere il tribunale di Crema che non limita i diritti visto che o con 40 chilometri per Cremona o 15 per Lodi il tribunale per i cremaschi ci sarà. Per il resto io non sono mai stato coinvolto nella discussione: ho ricevuto un invito a partecipare ad un consiglio aperto il giorno prima e avevo già impegni, ed in ogni caso avrei detto le stesse cose, non sarei mai andato lì a chiedere come ha fatto Torazzi di mantenere logiche campanilistiche», spiega l’onorevole del Pd.

COMMISSARIATO NEL TRIBUNALE

Secondo Pizzetti l’unica proposta sensata sulla vicenda sarebbe arrivata dal sindaco Stefania Bonaldi: «Il sindaco ha fatto una proposta intelligente: se il tribunale non ci sarà più la struttura si potrebbe usare come commissariato o caserma dei vigili del fuoco: questo affronta e risolve una questione che ha tenuto banco nell’ultimo anno e mezzo e Crema. Su questo io sono disposto ad impegnarmi al Ministero per dare una mano per arrivare ad una soluzione opportuna e ragionevole»

Ora la palla della decisione passa al ministro Paola Severino che dovrà vagliare le due proposte delle commissioni e decidere il futuro del tribunale di Crema.

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