Economia

Danni agricoltura: "2023 anno
peggiore nei 50 anni di storia"

Chicchi di grandine grossi come pesche, raffiche di vento oltre 100 km/h, quasi certamente il 2023 verrà ricordato come l’annata peggiore di sempre per l’ammontare dei danni indennizzati alle imprese agricole per quanto concerne le produzioni vegetali.

Gli eventi estremi registrati nel corso dell’ultima decade di luglio hanno comportato danni ingentissimi, come conferma il direttore del CO.DI.MA Condifesa Mantova Cremona Marco Carrara: “Pur essendo la stima dei danni da parte delle Società di Assicurazione tuttora in corso, da una prima ricognizione elaborata sulle segnalazioni pervenute presso i nostri uffici, gli agricoltori denunciano danni per 3 polizze su 4, rispetto ad un trend medio di 1 su 4. I rilievi in corso da parte dei periti lasciano pochi dubbi in merito alla criticità della situazione, con molti casi di liquidazione totale del danno. Pur non conoscendo ancora l’ammontare complessivo degli indennizzi è evidente che, in un contesto così grave, rispetto ad un valore assicurato 2023 record di oltre 350 milioni di euro, quasi certamente le Società di Assicurazione nel corso dell’anno in corso dovranno liquidare indennizzi record alle imprese agricole colpite. Un contesto sempre più difficile per le assicurazioni, considerato quanto già liquidato negli ultimi dieci anni, pari ad oltre 130 milioni euro”.

Il Presidente Giovanni Gorni asserisce: “Purtroppo gli effetti dei cambiamenti climatici sono devastanti e noi agricoltori siamo i soggetti maggiormente esposti; in pochi secondi rischiamo di perdere tutto. L’assicurazione agricola agevolata, che tra l’altro beneficia di un contributo pubblico comunitario sino al 70% del premio, è per noi imprescindibile, ed è l’unico vero strumento per contenere gli effetti economici nefasti dei cambiamenti climatici. I nostri uffici sono a disposizione degli associati anche per il supporto a fronte di eventuali contenziosi o controversie nella stima dei danni”.

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