Cultura

Spinadesco, successo per
l'asta di San Fermo

Ex voto, a colpi d’asta, Domenica, a Spinadesco. È successo a conclusione della cena, a base di gnocchi in tutte le salse, prosciutto, melone e patatine fritte, cucinati dalle cuoche volontarie e serviti dai ragazzi dello staff della parrocchia, guidata da don Fabio Sozzi. Nel cortile dell’oratorio, il paese ha rinnovato l’omaggio a San Fermo – copatrono insieme a San Martino Vescovo -, con la tradizionale vendita all’incanto di prodotti agricoli. La ricorrenza cade, in realtà, tra qualche giorno, il 9 Agosto, ma all’evento viene sempre riservata una serata festiva, per consentire una partecipazione ampia. Il debito di riconoscenza degli spinadeschesi nei confronti del Santo è in effetti davvero enorme. Nel 1600, senza il suo intervento, invocato con preghiere e processioni dai fedeli del borgo, nessuno sarebbe scampato all’epidemia di peste ed alla carestia, che stavano falcidiando la popolazione e distruggendo i raccolti. Di qui, la promessa di sostenere le opere parrocchiali con un’iniziativa, che è stata onorata anche quest’anno, a suon di rilanci per aggiudicarsi frutta fresca di stagione, pasta, polpa di pomodoro, patate, formaggi, salumi, torte casalinghe, cioccolatini, caramelle, birra, vino, cibo per gli amici a quattro zampe, maglie della Cremo e tanto altro. Simpaticissimi il battitore Gigi Brugnoli e la spalla Nicola Caviglia, che hanno sfiorato il cabaret, nella lettura degli ingredienti dei dolci, privi “di glutei”, sì, così, ma con ottimo zucchero “per diabetici” e burro “dietetico”. Efficiente e gentile, alla cassa, la vicesindaca Sara Araldi, davanti alla quale è sfilato anche il primo cittadino Roberto Lazzari, che non ha fatto mancare il suo contributo all’amata festa di mezza estate

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