Cronaca

L'infettivologa Balotta consulente
del Comune per i minori stranieri

Vigilanza e prevenzione nelle comunità di accoglienza e in particolare nell'hotel Hermes, dove l'alta concentrazione di persone potrebbe facilitare la diffusione di malattie infettive. L'incarico dal 15 luglio fino a fine anno.

Prevenire problemi sanitari, in particolare di natura infettiva,  nelle comunità di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, soprattutto dove c’è un’alta concentrazione di persone.

 A questo scopo il Comune di Cremona ha affidato un incarico professionale a Claudia Balotta, infettivologa cremonese, che nel 2020 a capo del gruppo di lavoro dell’Ospedale Sacco di Milano, in piena emergenza Covid 19, riuscì ad identificare il ceppo italiano del virus.

L’incarico, dal 15 luglio al 31 dicembre di quest’anno, è finalizzato a collaborare con le autorità sanitarie per “vigilare e affrontare eventuali problematiche a potenziale insorgenza”, come si legge nella determina dirigenziale di affidamento, tenendo conto che “è altamente probabile che le future ondate migratorie di minori non accompagnati continueranno a rappresentare una realtà per la nostra città. Occorre prevedere una organizzazione che comporta un attento monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie delle Comunità di accoglienza in stretta collaborazione con le autorità sanitarie locali”.

Particolare attenzione viene riservata alla principale comunità di accoglienza cittadina, l’hotel Hermes, in fregio all’autostrada. Qui, già da tempo “con l’intervento dell’Agenzia per la Tutela della Salute (ATS Valpadana) e con il supporto dell’onlus Articolo 32 di Cremona sono stati affrontati i problemi sanitari di carattere infettivo che potevano rappresentare l’innesco di focolai infettivi”. E sempre tra i ragazzi dell’Hermes i sanitari ospedalieri sono stati chiamati per risolvere problemi dermatologici, odontoiatrici e cardiologici.

Non è la prima volta che la dottoressa Balotta collabora con il Comune di Cremona: era già stata chiamata alla riapertura delle scuole d’infanzia comunali dopo il lockdown, proprio per riavviare le attività in sicurezza. gb

 

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