Lettere

Autostrada Cremona-Mantova,
istituzioni rivedano proprie posizioni

da Comitato No Autostrada Cremona-Mantova

C’è una data che, forse, potrebbe mettere la parola fine alla pluridecennale vicenda delle autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero. È quella del 5 luglio 2023, posta in calce alle risposte di Regione Lombardia ad una precisa e articolata interrogazione del gruppo regionale del M5S sul tema dell’autostrada Cremona-Mantova. La politica delle grandi opere, che ha tenuto sotto scacco in questo lungo periodo il nostro territorio, ha accomunato con pari responsabilità, e con qualche rara eccezione, i partiti di centro- destra e quelli di centro-sinistra nella corsa alla cementificazione selvaggia del territorio della “bassa padana”, impedendo, così, la realizzazione delle opere viabilistiche veramente utili e da tempo attese. 

Ora, però, dalle parole della stessa Regione Lombardia arriva la composizione di un quadro della situazione che non lascia dubbi interpretativi circa il fallimento di questo disegno infrastrutturale:

– Il mancato finanziamento governativo del Ti-Bre e l’assenza di atti formali che ne prevedano la realizzazione, che lasciano con il “buco”, non solo finanziario, la Cr-Mn nel tratto comune di 8,5 km da Calvatone a Marcaria;

– l’assenza del fantomatico finanziatore/benefattore, millantato durante la recente campagna elettorale, interessato ad investire sulla Cr-Mn;

. l’operazione di acquisizione da parte di Regione Lombardia del progetto  preliminare e di quello definitivo dell’autostrada Cr-Mn, messa in discussione dai comitati e dalle associazioni ambientaliste cremonesi con una circonstanziata segnalazione per danno erariale alla Corte dei Conti, è ora di conseguenza impantanata in un lungo e articolato percorso giudiziario, avviato dalla concessionaria Stradivaria spa, e che risulta in netto contrasto con l’ipotesi iniziale di risoluzione consensuale del contratto di concessione.

Così come, altrettanto significativa, risulta l’apertura da parte di Regione Lombardia rispetto al tema della riqualificazione della statale 10: “…Laddove il territorio vorrà approfondire con ANAS un’ ipotesi di riqualificazione della SS10, Regione Lombardia potrà ben svolgere il ruolo di facilitatore dell’interlocuzione tra i soggetti”. Una disponibilità non nuova, dal momento che anche al “tavolo regionale delle infrastrutture” del luglio 2019, lo stesso presidente Fontana aveva proposto alle istituzioni delle province di Cremona e di Mantova di valutare anche la riqualificazione in sede della statale 10, da noi proposta e validata dalla regione, tra i possibili scenari proposti. La risposta delle istituzioni e della politica dei due territori è stata, però, in quell’occasione, perentoria: vogliamo l’autostrada!

Ora, come comitati e associazioni ambientaliste, chiediamo a queste stesse istituzioni e forze politiche di rivedere le proprie posizioni e, alla luce della situazione rappresentata dalla regione, nonché del gravissimo quadro ambientale di questo territorio, di aderire all’invito della regione a considerare realisticamente il tema della riqualificazione della statale 10 come risposta concreta e sostenibile al miglioramento della viabilità locale. Attendiamo fiduciosi e con spirito costruttivo….

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