Commercio di Husky, sequestrati
tre allevamenti abusivi
Tre allevamenti di cani, di cui due abusivi e uno che presentava diverse irregolarità, sono stati messi sotto sequestro dall’Ats Val Padana, in collaborazione con i Nas dei Carabineri. “Si tratta di tre strutture collegate tra loro, una a Cremona, una a Pieve d’Olmi e una ad Annicco, che allevavano e commercializzavano cani” spiega Maurilio Giorgi, direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza Alimenti di Origine Animale di Ats Val Padana. “In due situazioni erano allevamenti non autorizzati, e non registrati, che erano già stati colpiti da ordinanze di sgombero da parte dei Comuni in cui erano ubicati, a cui però non era ancora stato dato seguito. Con la collaborazione dei Nas siamo riusciti a trasferire gli animali in diversi canili sanitari e canili rifugio della provincia”.
Il terzo caso era invece un allevamento autorizzato, ma che conteneva un numero di cani molto superiore al consentito: “Per questo motivo abbiamo prima voluto riportarlo alle condizioni di regolarità, con lo sgombero di una parte degli animali. Successivamente, avendo riscontrato altre irregolarità, l’allevamento è stato chiuso”.
Parallelamente in uno degli allevamenti, quello di Pieve d’Olmi, si sono verificati anche casi di leptospirosi, che hanno portato addirittura alla morte i uno dei gestori, a fine aprile scorso. Per questo sono in corso le indagini, e i titolari superstiti potrebbero finire iscritti nel registro degli indagati.
Quello degli allevamenti abusivi, è un fenomeno molto esteso. “Ci sono delle transazioni spesso incaute da parte dei cittadini che comprano online pensando di avere sconti, poi si ritrovano con situazioni non regolari” spiega ancora Giorgi. “Da lì noi dobbiamo risalire alla provenienza di questi animali. Del resto, basta andare su siti di compravendita per trovare centinaia di offerte di cuccioli. E’ un fenomeno fuori controllo”.
Sono in corso anche approfondimenti per ricostruire la rete di cessione dei cani, che fruttava decine di migliaia di euro. Un allevatore abusivo, oltre al sequestro degli animali, rischia sanzioni da 3mila euro, che possono essere incrementate in base al numero di animali e alle tipologie di irregolarità riscontrate. LaBos