Cronaca

Book crossing, la bici
cargo torna in ospedale

Stamattina nell’atrio dell’Ospedale di Cremona è tornato il “Book crossing”. Nato nel 2017 dalla collaborazione tra l’Area riablitativa psichiatrica dell’Asst di Cremona e il Consultorio Familiare Integrato, il progetto era stato sospeso nel marzo 2020 con l’arrivo della pandemia da Covid-19.

In tanti oggi si sono fermati per chiedere informazioni o per sfogliare alcuni tra i circa duecento volumi di ogni genere, raccolti tra gli scaffali della bici cargo e pronti per essere letti e scambiati. Per alcuni è un piacevole ritorno, per altri è motivo di grande curiosità, segno di una riapertura degli spazi alle relazioni.

Lo slogan “prendi un libro, porta un libro” ben riassume la filosofia del progetto “book crossing”, che costituisce un punto di scambio rivolto ai pazienti ospedalieri e a tutti coloro che desiderano partecipare. Ai piedi della bici Cargo c’è una cesta in cui è possibile depositare i volumi da destinare ad altri lettori. In due anni e mezzo – dall’ottobre 2017 al febbraio 2020 – sono circa 7 mila i libri lasciati e ricevuti da tanti pazienti e amanti della lettura.

 

 

Come noto, l’iniziativa è gestita da un gruppo di utenti dei servizi di salute mentale, che con gli operatori si occupano di raccogliere, smistare e catalogare il materiale, contrassegnato da un timbro creato ad hoc. «Il nostro obiettivo è abbattere lo stigma e creare relazioni», spiega l’operatrice Annalisa Zilli, referente del progetto con le colleghe Paola Forlani, Lorena Quinzani, Arianna Bellandi e Stefania Miglioli, coordinatrice dell’Area riabilitativa. «L’attività svolta permette alla cittadinanza di avvicinarsi al mondo della salute mentale e generare momenti d’inclusione sociale».

 

La bici cargo è pensata per essere itinerante: in diverse occasioni, si è spostata in centro città per partecipare ad eventi e iniziative come il Porte Aperte Festival, i Giovedì d’Estate o la Festa del volontariato. Come sottolinea Zilli, «Tornare nell’atrio dell’ospedale dopo i lunghi anni della pandemia è un segno importante, un modo simbolico per ricordarci quanto sia importante tessere relazioni, dentro e fuori dall’ospedale». Per  portare i propri libri o richiedere informazioni è possibile contattare gli operatori del Centro diurno in via Belgiardino 6, al numero 335 6804502, dal lunedì al venerdì ore 8-16.

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