Cronaca

Il Governo sceglie criteri rigidi: addio alla Provincia

Addio alla provincia di Cremona. Pochi minuti fa il Governo ha adottato il criterio rigido che impone la soppressione di numerosi enti locali.  Nella riunione del Cdm è stata varata la circolare con i criteri per la riduzione delle province. “In base ai criteri approvati – si legge – i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati”. Cremona è in regola con gli abitanti ma non con la superficie (sotto i 2000) per cui il destino parrebbe segnato. Si apre ora il valzer delle aggregazioni: sempre più probabile la maxiprovincia con Mantova (come indicato a suo tempo dal presidente Salini), ma possibilità anche con Lodi. Piacenza vorrebbe unirsi a Cremona ma la collocazione in due regioni distinte rende quasi impossibile l’operazione. Nei prossimi giorni il Governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali. In mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all’organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali. La proposta finale sarà trasmessa da Cal e Regioni interessate al governo, che provvederà all’effettiva riduzione delle Province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura.
Le nuove Province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità (le altre competenze finora esercitate vengono invece devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto “Salva Italia”). La soppressione delle Province che corrispondono alle Città metropolitane – 10 in tutto, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze – avverrà contestualmente alla creazione di queste (entro il primo gennaio 2014).

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