Cronaca

Presa per i capelli e malmenata
A processo la rivale in amore

Trascinata fuori dall’auto, presa per i capelli e malmenata. Tutto per una vendetta per questioni di cuore. Vittima, una 26enne cremonese che il 20 novembre del 2020 a Malagnino era stata aggredita dalla rivale in amore, furiosa per aver perso il fidanzato per colpa dell’ex amica del cuore. Per quel violento episodio, accaduto verso le 19,30 fuori dalla tabaccheria del paese, Alessia e sua mamma sono a processo con le accuse di minacce e lesioni. “La mia amica e il suo fidanzato si erano lasciati da qualche mese”, ha raccontato in aula la 26enne, “ma io stavo già uscendo con lui”.

Quella sera la vittima si trovava sull’auto del suo compagno. Lui era in tabaccheria e lei lo stava aspettando. “Ad un certo punto ho sentito bussare al finestrino”, ha ricordato la giovane. “Era lei, era molto arrabbiata. Io non ho aperto la macchina, ma lei ha iniziato a prendere a calci lo specchietto. Ho subito telefonato ai carabinieri”. In quel momento, però, l’imputata era riuscita ad aprire la portiera lato guida e aveva preso la rivale per i capelli, strascinandola giù dalla macchina. Poi le aveva gettato il telefono in mezzo alla strada e l’aveva presa a pugni sul volto, sferrandole anche calci all’addome. “Era convinta fossi incinta”, ha riferito la vittima.

Nel frattempo era spuntata anche la mamma di Alessia, arrivata insieme al fratello, all’epoca dei fatti minorenne, e alla sorella più piccola. Quando il fidanzato della vittima era uscito dalla tabaccheria, vedendo la scena, aveva cercato di intervenire, ma era stato tenuto fermo dalla mamma e dal fratello della sua ex.  Nei confronti di quest’ultimo è in corso un procedimento davanti al tribunale per i minorenni di Brescia.

Poi la fuga prima dell’arrivo dell’ambulanza e dei carabinieri. La 26enne era stata portata in ospedale dove le erano state prestate le prime cure, dopodiché aveva potuto far rientro nella sua abitazione.

Al giudice, la ragazza ha spiegato di aver ricevuto, sia in precedenza che dopo l’ultimo episodio,  messaggi intimidatori da parte della sua rivale in amore. “Prima del fatto accaduto davanti alla tabaccheria”, ha spiegato la giovane, “non ho mai fatto denuncia, anche perchè mi sentivo dalla parte del torto. Ma da agosto del 2020 quotidianamente ho ricevuto da lei più di un messaggio al giorno di minacce: ‘Ti vediamo a prendere’, ‘ti uccidiamo’, ‘chiamiamo l’impresa funebre’. Poi l’ho dovuta bloccare, così come ho fatto per il mio profilo Instagram. Anche lì ho ricevuto commenti offensivi”.

La giovane ha raccontato anche un altro episodio, accaduto prima di novembre. “Una sera io e il mio fidanzato eravamo in casa quando abbiamo sentito bussare alla finestra. Ero tranquilla perchè c’erano le inferriate. Abbiamo sentito le voci di Alessia e del fratello che dicevano: ‘Ti aspettiamo fuori’, ‘non ce ne andiamo’. Poi ci siamo accorti che dei pezzi del muretto di cemento sotto la finestra erano caduti. E’ successo quando si sono arrampicati per arrivare alla finestra”.

In aula, la vittima ha detto di non essere più uscita di casa da sola per paura e di non essere più riuscita a dormire la notte per l’ansia che la situazione le aveva creato.

Sara Pizzorni

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