Cronaca

Polfer chiusa, Sap: "Segnalazioni
dal 2007 rimaste inascoltate"

Il S.A.P., sindacato Autonomo di Polizia di Cremona, è intervenuto in merito alla chiusura dell’ufficio del posto Polfer perchè infestato dal guano e dalle zecche dei piccioni. Un problema, come sostiene il sindacato in una nota a firma del segretario provinciale Gianluca Epicoco, che lo stesso S.A.P. ha più volte segnalato. “Spiace constatare”, si legge nel documento, “che dopo anni in cui la situazione del posto di Polizia Ferroviaria è sempre andata peggiorando dal punto di vista logistico e igienico sanitario, e dopo le numerose segnalazioni che come S.A.P. fin dal 2007 abbiamo inoltrato a Milano e nelle quali si affermava che i locali non fossero né idonei né decorosi per il personale della Polizia di Stato, si è  dovuti arrivare alla chiusura per gravi carenze igienico sanitarie ottenuta grazie al ‘coraggio’ del medico della Polizia di Stato.

Il segretario provinciale Sap Gianluca Epicoco

Per anni, dunque, sono state segnalate disfunzioni logistiche e carenze di personale del Posto Polfer di Cremona. In particolare, criticità di carattere igienico sanitario e inerenti la sicurezza degli operatori.

Per quanto riguarda l’aspetto igienico sanitario, scrive il S.A.P.:

“L’ufficio ha sede sul marciapiede confinante al Binario 1 e come tutta l’area dello scalo ferroviario è sede di una numerosa colonia di piccioni che nidifica soprattutto sui tetti e lungo le pensiline degli stabili presenti. I volatili in questione producono notevoli quantità di guano che si deposita sulle tettoie e lungo i marciapiedi. Spesso gli operatori Polfer presenti sono stati “colpiti” dagli escrementi, così come di consueto avviene a danno del personale ferroviario e dei viaggiatori. Lavorare in un ambiente fortemente interessato da tali eiezioni crea una grave problematica sanitaria in quanto, come da studi specifici, toccando o anche solo inalando continuamente le deiezioni secche dei piccioni ci si può ammalare di salmonellosi, ornitosi, toxoplasmosi, criptococcosi, istoplasmosi, aspergillosi, candidosi, coccidiosi, encefalite, tubercolosi (solo per citare le patologie più comuni). Ma la evidente criticità non interessa solo gli spazi comuni della stazione ferroviaria, ma anche gli Uffici. Infatti, la relazione ATS in parola ha sottolineato anche la presenza nel sottotetto dell’Ufficio Polfer di diverse carcasse di piccioni, che andando in decomposizione hanno prodotto vermi dando a sua volta origine a colonie di mosconi che in diverse occasioni sono entrati all’interno dell’Ufficio. Durante il sopralluogo in interesse è stata inoltre riscontrata la presenza di zecche del piccione, acaro le cui punture possono essere molto irritanti e che dunque possono produrre pomfi e tutta una serie reazioni allergiche, senza poter escludere pertanto uno shock anafilattico”.

Per quanto riguarda invece la sicurezza degli operatori, il sindacato parla di “totale mancanza all’interno di tutto lo scalo ferroviario di telecamere di sicurezza, mancanza di telecamere all’interno dell’ufficio Polfer, ingresso privo di area ante – ufficio, pertanto privo di sala d’aspetto per l’utenza. Non risulta essere presente il vetro anti/sfondamento giudicato fondamentale per la sicurezza degli operatori”. In più viene segnalata la “mancanza di monitor per la consultazione del traffico ferroviario, presente fra l’altro nella maggior parte dei Posti Polfer, anche quelli più piccoli (si veda la vicina stazione ferroviaria di Mantova), utili per garantire un pronto monitoraggio del traffico di viaggiatori”.

Tutto, per il S.A.P., è “da tempo oggetto delle riunioni periodiche nelle quali, fino ad ora, si è ricevuto un riscontro di richiamo alla sola progettualità demandata alla proprietà dei locali (RFI), essendo la Polfer ‘ospite’ della rete ferroviaria. Purtroppo, si è potuto spesso constatare che chi è chiamato a garantire la sicurezza della stazione e dei cittadini intenti a viaggiare non ha alcuna voce in capitolo in ordine a ciò che spetta a tutti i lavoratori: locali adeguati e dignitosi per chi deve garantire la sicurezza. Troviamo questa situazione aberrante e pregiudizievole per la reputazione della nostra Amministrazione”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...