Cultura

Il 27 maggio presentazione
del libro di Livia Turco

Sabato 27 maggio alle ore 10,30 presso lo Spazio Comune in Piazza Stradivari si terrà un incontro organizzato dalla Conferenza provinciale delle Donne Democratiche di Cremona, in collaborazione con la Federazione PD e i Giovani Democratici di Cremona, con Livia Turco, Presidente della Fondazione Nilde Iotti e già Ministra per la Solidarietà sociale e poi Ministra della salute nei governi di centrosinistra, che presenterà il suo libro “Compagne”: una storia di sorellanza tra passato e presente.

Un libro scritto soprattutto per le giovani e per i giovani perché conoscano le fatiche e le battaglie condotte da milioni di donne per affermare i loro diritti ed il progetto di una vita nuova e perchè traggano da questa storia di donne, che hanno avuto fiducia nella politica, la stessa fiducia e la forza per essere loro le protagoniste ed i protagonisti di un mondo nuovo. Da questo racconto, come si legge nella nota del Pd, emerge un popolo di donne che non solamente ha costruito la storia del PCI, ma ha contribuito a fare di quel partito un partito popolare, un partito comunità che guardava al mondo e, contemporaneamente, era radicato in ogni piega della società e cercava di aiutare le persone a risolvere i loro problemi.

Un popolo di donne che hanno animato le lotte di operaie, contadine, braccianti per ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro. Sono state i “Fenicotteri rosa” durante il periodo della oppressione fascista-nella organizzazione clandestina del PCI, sfidando i Tribunali speciali, i campi di concentramento, il carcere. Sono state le Costruttrici della Democrazia partecipando alla lotta partigiana e poi ai lavori della Assemblea Costituente.

Hanno elaborato negli anni ’50 e ’60 del Novecento una concezione nuova della emancipazione femminile che voleva cambiare la condizione sociale, ma anche la coscienza delle donne, per costruire una nuova relazione tra donne e uomini. Sono state le Costituzionaliste dei diritti, lavorando sempre, con spirito unitario, con le altre donne, per tradurre i principi costituzionali in riforme del Paese. Diritto al lavoro, tutela della maternità, lotta contro la violenza sessuale, i servizi sociali, il diritto allo studio, la sanità pubblica, contro il delitto d’onore, la riforma del diritto di famiglia, del divorzio e dell’aborto.

Hanno coniugato lotte per i diritti civili e per i diritti sociali. I nomi e i cognomi, spesso, si dimenticano o sbiadiscono, sovrastati dai grandi processi storici. Eppure dietro alla nascita del Pci e alla lotta antifascista, nella Resistenza e nella costruzione della Repubblica, a sostegno della modernizzazione della famiglia e della società, c’erano i nomi e i cognomi di tante donne alle quali Livia Turco, nel suo Compagne, restituisce visibilità e importanza.

Un libro necessario, con l’anno del centenario del Pci appena alle spalle, in cui sono stati pubblicati tanti volumi su diversi aspetti e implicazioni della storia dell’ultimo secolo, ma non pagine adeguate sulla componente femminile. Dal femminismo hanno imparato la pratica della relazione tra donne, il valore del tempo, della cura, e hanno elaborato una nuova politica dei tempi di vita con una proposta di legge d’iniziativa popolare “Le Donne cambiano i tempi”. Nella svolta della Bolognina, e con la fine del Pci, hanno dovuto fare i conti con le profonde differenze di idee e di valutazione in merito a quell’avvenimento. Si sono divise, a volte in modo lacerante, rompendo quella sorellanza che aveva contraddistinto la loro storia di Compagne.

Ma, Compagne è una parola mai sopita, che vive nel cuore di milioni di donne. Che ha molto da insegnare. Contiene un passato che è sempre presente: la volontà di cambiare il mondo per una società di liberi/e ed eguali. Tema, questo, più che mai attuale nell’odierno tormentato periodo storico che stiamo vivendo, dove il cammino delle donne appare inarrestabile come non mai, capace di resistere a situazioni intollerabili di repressione inumana e di violenze inaudite, come le iraniane ed afghane ci stanno dimostrando, con la capacità di unirsi e/o di unire il loro popolo.

Le ragazze ed i giovani, questi nostri giovani, sapranno di nuovo tornare a riflettere sul nostro Paese, sulle donne, sulla sinistra, sulla responsabilità politica, che è esercizio della nostra libertà, e riusciranno a rendere bella la Politica, come “passione e forza collettiva”.

Dialogano con l’autrice Franca Zucchetti (per le Donne Democratiche di Cremona), Maura Ruggeri (Assessora all’Istruzione del Comune di Cremona) e Giada Casoni (per i Giovani Democratici di Cremona). Saluti iniziali di Vittore Soldo (Segretario provinciale PD Cremona).

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