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Ucraina, ambasciata a Kiev: “Italiani lascino il Paese”

(Adnkronos) – “Lasciare immediatamente il Paese, tutti i viaggi sono sconsigliati”. E’ quanto scrive sul suo account Twitter l’ambasciata italiana a Kiev rilanciando l’aggiornamento dell’avviso sul sito di Viaggiare Sicuri della Farnesina in cui si sottolinea che “si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino”. Continuano gli “attacchi armati in Ucraina, la situazione di sicurezza resta critica” e c’è il “rischio di interruzioni di energia”.  

“Si raccomanda la massima prudenza e di seguire aggiornamenti e indicazioni delle autorità locali”, si legge ancora sull’avviso di Viaggiare Sicuri in cui si afferma che “le raccomandazioni rivolte ai connazionali in Ucraina sono estese anche a tutti i giornalisti e foto cine operatori tuttora presenti nel Paese. Tutti i viaggi verso il Paese, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati” si aggiunge ribadendo che “alla luce dell’aumento degli attacchi e degli scontri diffusi su tutto il territorio ucraino, non sussistono le condizioni minime di sicurezza per operare sul terreno e non è possibile prestare assistenza diretta”.  

“Nonostante il contrario avviso della Farnesina a compiere viaggi a qualsiasi titolo nel Paese, qualora giornalisti e foto cine operatori siano presenti nel Paese, questi sono invitati a esercitare massima cautela e valutare attentamente ogni spostamento interno”, si legge ancora nell’avviso che ricorda l’obbligo di accreditarsi presso il ministero della Difesa ucraina e “la necessità di attenersi sempre scrupolosamente alle indicazioni delle Autorità locali”.  

Stessa massima cautela viene richiesta alle Ong: “Nel ribadire che i viaggi verso l’Ucraina sono assolutamente sconsigliati, iniziative individuali o di Organizzazioni della Società Civile italiana devono essere valutate con la massima cautela, tenendo conto, per i datori di lavoro, della necessità di adottare idonee misure di prevenzione e mitigazione del rischio, in particolare qualora si prevedano spostamenti verso l’Ucraina o in Paesi confinanti che coinvolgano connazionali”.  

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