"Il cambiamento di Perri ? Una burla". Vitali: esordio col botto
Sopra a sinistra Vitali (foto Francesco Sessa), a destra Perri e Corada
Debutto col botto di Roberto Vitali (Udc) in Consiglio comunale. Ricordando la figura di Angelo Zanibelli – che ha sostituito nel seggio in Comune – e la sua capacità di vedere lontano fino a farlo schierare, in campagna elettorale, a favore di Corada, il neocapogruppo dell’Udc ha detto: “In sostanza Zanibelli aveva anticipato il giudizio di moltissimi pentiti di oggi, i quali, se la macchina del tempo potesse portarli a ritroso, sicuramente voterebbero Corada, meno prono ad ascoltare coloro i quali si ritengono più uguali degli altri, venendo a creare una condizione civica che rimanda ad aspetti podestarili o comunque riferite a tempi antecedenti a quelli sanciti e scritti nel cuore di ognuno di noi dalla Costituzione Italiana – ha continuato Vitali – Aveva visto lontano Zanibelli, cogliendo, per paradosso, che il cambiamento desiderato da tanti concittadini sarebbe stato probabilmente meglio tentato dal cosiddetto “vecchio”, rispetto al presunto “nuovo”. Oggi, infatti, si ha la diffusa convinzione che il termine cambiamento, abbinato alla figura di Perri sia stato solo un proclama illusorio ed una burla di cattivo gusto”.
Vitali ha poi proseguito ricordando che “sono figlio di un operaio dell’Ocrim, ed ho sempre guadagnato da vivere lavorando nel settore privato e per un breve periodo come precario in Comune. Un’esperienza questa che mi ha reso possibile una precisa lettura dell’apparato burocratico. E quindi posso ben capire l’immaginario ed il disagio della gente comune, quella che lavora in fabbrica, nei cantieri, nei campi, dietro al bancone di un negozio o sotto la tenda di una bancarella, di fronte, ad esempio, a forme di privilegio che l’apparato pubblico, soprattutto nel settore dirigenziale, si è dato senza alcun oggettivo confronto con l’altra parte della società delle professioni e dei mestieri. Da una parte, si ha infatti il mondo della produzione sempre più tassato ed infastidito, e dall’altra si ha invece una burocrazia obsoleta, spesso parassitaria, sempre più premiata ai livelli apicali. Certo, proprio in questi giorni, con questo mondo sta misurandosi, in senso generale, il governo Monti, un governo al quale auguro di fare davvero sul serio. Staremo a vedere. Personalmente, devo dire la verità, sono sempre stato sconcertato nel leggere l’ammontare dei cosiddetti premi per i dirigenti comunali di Cremona. Non ne ho mai capito le ragioni. Certo, adesso, avrò qualche possibilità in più per capirlo, nella speranza che i premi abbiano qualche attinenza con i risultati; risultati che, dall’esterno, si fa una gran fatica a cogliere e registrare”.
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