Ambiente

Biometano, il tavolo dei sindaci
Stagno media tra Cremona e Gerre

Roberto Mariani, sindaco di Stagno Lombardo, a margine dell'incontro di ieri in Comune a Cremona: "Più che la sollevazione popolare, credo che la politica abbia fatto cambiare idea ad A2A in merito alla richiesta di VIA. E ora la politica deve adoperarsi per ottenere le doverose compensazioni".

Una posizione di mediazione, se così si può dire, quella del sindaco di Stagno Lombardo, Roberto Mariani, tra la netta contrarietà all’impianto di biometano a Bosco ex Parmigiano espressa dal collega di Gerre Michel Marchi, e invece la volontà del sindaco del capoluogo Gianluca Galimberti di veder realizzato, dopo tanti annunci, quello che sarebbe il primo grosso investimento di A2A nel territorio cremonese (15 milioni di euro) per la transizione ecologica.

Ieri attorno al tavolo di sala Giunta in Comune a Cremona c’erano tutti e quattro i sindaci dei comuni interessati, oltre al vicesindaco Andrea Virgilio. Hanno deciso di costituire un tavolo permanente di confronto su quello che emergerà nel corso del nuovo iter procedurale avviato da A2A in Provincia, nell’ambito della richiesta di Valutazione di impatto ambientale. I quattro comuni sono Cremona, Gerre de Caprioli, Bonemerse e Stagno, che confina solo per una piccola parte con Cremona, ma che come gli altri, fa parte di quella cerchia che ha ottenuto compensazioni fin da quando è stato realizzato il termocombustore.

Mariani, sindaco di area centrosinistra pur non essendo più iscritto al Pd (come del resto Marchi) riconosce il valore dei comitati, ma ritiene che il luogo del confronto, per un ente come il Comune, debba essere quello dei tavoli istituzionali più che della piazza. “Ieri – afferma – ci si è parlati, diciamo così, col cuore in mano e si è condiviso il percorso del tavolo permanente per confrontarci nel merito delle questioni. E’ un percorso sicuramente positivo e importante perchè istituzionale”.

Il sindaco Marchi però ha giudicato una prima vittoria dei cittadini del Bosco l’aver ottenuto che A2A cambiasse strada rispetto al precedente iter autorizzativo e decidesse di chiedere la VIA: in pratica, senza mobilitazione  popolare questo non sarebbe successo. “Ne siamo proprio sicuri?”, risponde Mariani. “Ritengo che in simili questioni non c’è un vincitore e un vinto, sappiamo bene che certe aziende, in base al loro “peso”, spesso e volentieri vanno avanti nei loro obiettivi a prescindere che possa nascere un comitato. Credo che lontano dalla luce dei riflettori la politica abbia lavorato discretamente  bene e abbia portato l’azienda a cambiare posizione in virtù di una più ampia condivisione territoriale. Non nego che aver sollevato il problema da parte di Gerre abbia avuto il suo peso, ma credo che ne abbiano avuto di più le pressioni politiche”.

In tanti però, dalla minoranza, rilevano che Cremona ormai non conta più nulla nella compagine azionaria di A2A.  “Sicuramente il rapporto tra A2A e territorio è diverso da qualche anno fa, ma ritengo che sia una cosa importante che aziende di un certo spessore vengano sul territorio e chiedano di fare investimenti. E’ qui che deve entrare in gioco la politica e far valere il proprio peso in senso concertativo, affinché il territorio porti a casa un risultato positivo grazie alla ricaduta degli investimenti. Non demonizzerei il fatto che A2A sia più ‘lontana’ dal territorio cremonese: l’importante è che adesso inizi la concertazione con la parte politica e amministrativa e questo è il lavoro iniziato ieri”.

Dopodichè, mette in chiaro Mariani, se ci sono degli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni (in questo caso la Provincia per la VIA), è normale che se ne accettino le conclusioni. E per quanto riguarda le compensazioni, “esporremo tutti, nel corso della procedura, le nostre richieste di garanzie e di opere. Di certo però non potremo pretendere che venga realizzata una qualsiasi opera pubblica, ma ci si dovrà concentrare su compensazioni di natura ambientale e viabilistica. Su questo dovremo battere insistentemente il tasto”.

Intanto la macchina per la costituzione del comitato No BiometaNO, appoggiato dal sindaco Michel Marchi, si è mossa e non sembra abbia intenzione di fermarsi: mercoledì 19 aprile alle 20,45 presentazione pubblica nella palestra del Bosco ex Parmigiano e per promuoverla questa mattina in piazza Stradivari c’era l’esponente del Movimento 5 stelle Paola Tacchini. gbiagi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...