Cronaca

Più minori autori di reati: "Un
dato che deve far riflettere"

Durante la festa della Polizia di Stato, il questore ha tracciato un anno di attività. Tra i dati resi noti, l'aumento dei furti, dei reati da codice rosso e dei delitti informatici. Ma si è registrata anche una sensibile crescita dell’attività di contrasto al crimine

In occasione delle celebrazioni per il 171esimo anniversario della Polizia di Stato, sono stati resi noti i dati sull’andamento della criminalità in provincia di Cremona relativi all’anno appena trascorso.

“Un 2022 molto impegnativo e allo stesso tempo gratificante per i risultati complessivamente ottenuti”, ha esordito il questore Michele Sinigaglia, che ha menzionato l’importante lavoro, a livello di sicurezza, organizzato in occasione della “storica promozione in serie A della Cremonese, che tanta soddisfazione ed orgoglio ha suscitato nei suoi tifosi, ma che ha comportato anche un deciso incremento dei livelli di impegno operativo per tutto l’apparato della sicurezza pubblica”.

“Basti considerare”, ha detto il questore, “che il numero di rinforzi inviati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per i servizi di ordine pubblico è cresciuto nel 2022 del 167% (1073 operatori dei reparti inquadrati delle tre forze di polizia contro i 402 complessivi del 2021) e, addirittura, nel primo trimestre di questo anno del 377% rispetto all’anno precedente (621 contro i 130 del 2022). Nell’insieme, quindi, un grande lavoro di squadra, insieme all’Ufficio di Gabinetto della Questura e alla Digos”. Il questore ha voluto anche ringraziare la proprietà e tutta la dirigenza della Cremonese per “la costante attenzione e disponibilità manifestata nel tener conto delle nostre richieste volte ad implementare le misure di sicurezza all’interno dello stadio Zini, e non solo, e per la perfetta sinergia che si è creata a livello operativo e in fase di pianificazione dei servizi”.

Un ringraziamento è andato anche al sindaco Gianluca Galimberti “per lo spirito di fattiva collaborazione con il quale si sono affrontate le problematiche riguardanti l’area dello stadio allo scopo di gestire al meglio un flusso di tifosi sensibilmente cresciuto a causa della promozione, cercando di conciliare gli obiettivi dell’accoglienza e dell’ospitalità con quello della sicurezza”.

Per il questore, quella di Cremona è una provincia dove sono assicurati “apprezzabili livelli di sicurezza, anche se la sicurezza assoluta non esiste”. “Quello che però esiste”, ha sottolineato il questore, “è un sistema di sicurezza cui concorrono in modo coordinato tutte le forze di polizia volto a minimizzare, per quanto possibile, le diverse fonti di rischio”.

Nella provincia di Cremona, nel corso dell’ultimo decennio, il totale dei delitti ha mostrato una costante flessione dal 2013 al 2020, per poi risalire nel biennio 2021-2022, attestandosi su valori intermedi rispetto agli anni 2018 e 2019. In particolare, nel 2022 si sono registrati 9870 reati, con un incremento del 4.8% rispetto all’anno precedente. Solo per citarne alcuni, le lesioni e percosse sono aumentate del 3.83%; i delitti informatici sono aumentati del 2.9%; i furti sono aumentati del 14.5%, con un incremento del 4% per i furti in abitazione.

Tuttavia, analizzando l’andamento dei singoli reati nell’ultimo quinquennio, è emerso come il valore crescente del 2022, di fatto, si attesti intorno ai valori raggiunti nel biennio 2018-2019, biennio a cui fare riferimento prima della crisi emergenziale determinata dal Covid.

Unica eccezione riguarda il fenomeno dei delitti informatici, per i quali si registra una progressiva crescita di anno in anno.

Ma, a fronte di un incremento del numero di reati denunciati, si è registrata anche una sensibile crescita dell’attività di contrasto al crimine.

Se nel 2021 il numero complessivo di persone arrestate o denunciate in stato di libertà era stato di 836 unità, nel 2022 il numero complessivo è cresciuto a 1054 persone.

È cresciuto, però, anche il numero di minori che si sono resi responsabili di reato, passati dai 64 del 2021 ai 134 del 2022, quindi più che raddoppiati. È un dato che per il questore “deve far riflettere”.

Sul fronte del contrasto alla criminalità, la Polizia di Stato rivolge particolare attenzione alle fenomenologie criminali in materia di violenza di genere e a danno dei soggetti deboli. Solo nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, la Squadra Mobile ha trattato il 57% in più di fascicoli in materia di Codice Rosso e, complessivamente, 240 fascicoli d’indagine dal 1° gennaio 2022. Sono complessivamente 94 i soggetti segnalati alla Procura della Repubblica di Cremona e 14 i soggetti destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere per reati contro la persona e per maltrattamenti in famiglia.

“Nel complesso”, ha detto il questore, “sono tante le donne aiutate grazie all’incisiva attività della Squadra Mobile e tante di loro, dopo anni di violenze e vessazioni, sono riuscite a riprendere in mano il controllo della loro vita avendo trovato il coraggio di denunciare le persone che, in teoria, avrebbero dovuto rappresentare il loro quotidiano punto di riferimento. In prima linea su questo fronte c’è anche la Divisione Anticrimine della Questura cui è affidata, tra le altre, l’attività di prevenzione e monitoraggio dei fenomeni sociali rientranti nella dimensione giuridica della violenza di genere”.

“La prevenzione di situazioni riconducibili alla violenza di genere”, ha spiegato il questore, “impone infatti l’adeguata osservazione del fenomeno, da affrontare non solo con l’adozione di specifiche misure di prevenzione, quali lo strumento dell’ammonimento, bensì anche assicurando un costante raccordo con il Centro di ascolto uomini maltrattanti, un luogo ed un riferimento per quegli uomini che vogliono intraprendere un percorso di cambiamento ed assumersi la responsabilità del loro comportamento di maltrattamento fisico, psicologico, economico, sessuale”.

Confrontando i dati degli anni 2020, 2021 e 2022 si è appurato che gli ammonimenti hanno registrato un aumento medio pari al 34,61%; gli ammonimenti indirizzati ai soggetti recidivi, quindi già precedentemente ammoniti, sono cresciuti del 30%. Rimane molto basso il numero di soggetti ammoniti che hanno intrapreso un percorso di recupero al Centro di ascolto, pari solo al 16,67% nei vari anni considerati. “Sarebbe a tal riguardo auspicabile”, ha detto il questore, “un intervento normativo che renda obbligatoria l’adesione a tale percorso”.

Un altro dato significativo: nel corso del 2022 gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno effettuato 191 interventi per liti in famiglia, provvedendo alla verbalizzazione e trattazione di oltre trenta denunce per fatti riconducibili a maltrattamenti in famiglia, stalking e lesioni personali, procedendo altresì a due arresti per atti persecutori.

Tra le 446 denunce ricevute durante lo scorso anno dalla Polizia Postale di Cremona, sezione operativa per la sicurezza cibernetica, per reati odiosi e insidiosi che vanno dalla pedopornografia online, alle frodi informatiche in genere, 17 di queste hanno visto come vittime minori di anni 18, 8 dei quali minori di anni 14 per il reato di adescamento online.

Sul fronte della prevenzione il questore ha sottolineato come durante il 2022 siano aumentate, rispetto all’anno precedente, del 38% le persone controllate (da 11.724 a 16.168) e del 24% i veicoli controllati (da 3.874 a 4.776), grazie anche ad un aumento del 10% delle pattuglie della Squadra Volante complessivamente impiegate (da 2.190 a 2.410).

Un plauso, il questore l’ha fatto anche all’attività di prevenzione svolta dalle pattuglie della Polizia Stradale di Cremona che nel 2022 hanno incrementato di circa il 60% il numero degli automobilisti e dei veicoli controllati con un impatto positivo in termini di riduzione dell’incidentalità.

Poi una riflessione sulla competenza che la legge riserva in via esclusiva al questore in materia di rilascio del passaporto. “In diverse parti d’Italia”, ha detto Sinigaglia, “gli Uffici Passaporti hanno incontrato non poche difficoltà nel gestire in modo tempestivo il crescente numero di istanze. Grazie all’impegno profuso dai poliziotti in servizio presso gli Uffici Passaporti della Questura e del Commissariato di Crema ed alle efficaci misure organizzative adottate per tempo, si è riusciti a gestire nella nostra provincia questa incombenza senza che si registrassero gravi disagi tra gli utenti”.

Dall’anno 2019 al 2022 si è registrato un progressivo aumento delle richieste e delle consegne dei passaporti, intervallato da un trend in diminuzione dell’attività dell’Ufficio, nel 2020 e nel 2021, riconducibile alle misure di contenimento della pandemia, che ha di fatto portato ad un sensibile calo delle richieste. Nel 2021 erano stati comunque rilasciati 5.605 passaporti; nel 2022 ben 11.100, ritornando sostanzialmente ai livelli antecedenti la pandemia. Ma nel 2023 il numero di richieste ha cominciato a galoppare.

Rispetto ai dati del primo trimestre del 2022, è stato possibile verificare come il trend dell’Ufficio Passaporti, con riferimento alle istanze acquisite e alle consegne effettuate, sia in crescita esponenziale.

Si è registrato infatti un aumento del 137% di richieste (5442 contro le 2296 del 2022), mentre per le consegne dei titoli di viaggio è stato monitorato un aumento del 120% (4586 contro 2082).

Ad avviso del questore, “sarebbe opportuno ragionare su una revisione dell’impianto normativo e procedurale in materia di passaporti, coinvolgendo magari anche altri enti, vuoi per rendere un servizio migliore al cittadino, vuoi perché compito prioritario dei poliziotti è quello di fare prevenzione e quindi di controllare i documenti e non di emetterli”.

Prima di concludere, il questore ha rivolto un pensiero a coloro che sono caduti nell’adempimento del dovere ed alle loro famiglie. “Faccio mie le parole tratte dall’ultimo di una lunga serie di articoli scritti per ‘Polizia Moderna’, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, da un grande giornalista recentemente scomparso: Maurizio Costanzo. L’articolo, intitolato ‘Onestà e Passione’, ricorda l’estremo sacrificio del Sovrintendente Emanuele Petri della Polizia Ferroviaria che perse la vita vent’anni fa nel corso di un conflitto a fuoco con due esponenti di spicco delle Nuove Brigate Rosse, per aver fatto quindi il suo dovere fino in fondo e cioè, in altre parole, per non essersi tirato indietro.

Scriveva Maurizio Costanzo: ‘La memoria è importante e le celebrazioni sono un valore perché non solo mantengono vivo il ricordo del passato ma testimoniano e costruiscono, giorno dopo giorno, il rispetto, dovuto, in particolare, a coloro che sono stati coinvolti in prima persona da eventi tragici. È con il ricordo che si costruiscono nuovi concetti che devono far parte del modo di pensare e di vivere delle nuove generazioni: la concezione di cosa voglia dire vivere in un Paese democratico e il rifiuto consapevole di ogni tipo di violenza devono essere ben chiari'”.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...