Biometano, maggioranza:
"Opposizione pseudo ambientalista"
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Le polemiche sull’impianto di biometano di A2A aprono di fatto la campagna elettorale per le amministrative 2024. Sulla netta contrarietà espressa dal sindaco di centrosinistra di Gerre de Caprioli Michel Marchi convergono Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti trova l’appoggio incondizionato dei capigruppo di maggioranza in consiglio comunale.
In un comunicato diffuso oggi Roberto Poli, Lapo Pasquetti e Enrico Manfredini riaffermano “con forza l’importanza dei progetti di transizione energetica di Cremona 20/30, di cui l’impianto di biometano è un tassello importante”, ma non toccano l’argomento valutazione di impatto ambientale, procedura autorizzativa più lunga che A2A ha deciso di adottare solo dopo l’insorgere delle proteste.
A reclamare la necessità di questo iter che dovrebbe assicurare le maggiori tutele, erano stati invece qualche ora prima con un distinto comunicato, i rappresentanti di partito Luca Burgazzi (segretario cittadino) e Roberto Galletti (vice segretario provinciale): “Siamo convinti che questi impianti debbano avere le maggiori garanzie possibili, compresa anche la Via, in modo da costruire con serietà la transizione ecologica. E come Pd siamo in linea con queste richieste, senza sconti o tentennamenti”.
Ma ecco la posizione dei capigruppo Poli (Pd), Manfredini (Fare Nuova la Città) e Pasquetti (Sinistra per Cremona) espressa in una nota. Innanzitutto una risposta all’opposizione: “Anziché attaccare la maggioranza con allusioni criptiche e riferimenti sibillini, il centrodestra farebbe meglio a spiegare ai cittadini cremonesi le sue proposte, sempre che le abbia, a fronte della necessità non rimandabile di produrre energia pulita avviando la transizione energetica con l’obiettivo di rendere l’Italia più autonoma rispetto al fabbisogno energetico”.
Vengono poi ribadite le buone ragioni, già declinate dal sindaco Galimberti, di questo impianto: “Da parte nostra riaffermiamo con forza i progetti di transizione energetica di Cremona 20/30, di cui l’impianto di biometano è un tassello importante, posto che il biometano come afferma Legambiente (verificabile sul suo sito ufficiale) ‘è al centro dello sviluppo dell’economia circolare’.
Da subito abbiamo sostenuto la necessità del massimo rigore nella valutazione dell’impatto ambientale e nessuno ha mai avallato eventuali scorciatoie, nel pieno rispetto dell’iter tecnico-amministrativo più corretto.
E’ chiaro che l’operazione deve avere un bilancio ambientale favorevole e deve avere il minore impatto possibile sui potenziali effetti collaterali (relativi alla viabilità e agli odori), che comprensibilmente preoccupano i residenti nel quartiere e nei paesi più vicini alla zona del progetto. E sicuramente servono e sono e saranno chieste ampie compensazioni (ad esempio in termini di piantumazioni, aree verdi, impatto visivo e viabilità)”.
Tale processo si inserisce in altre progettualità che caratterizzano le scelte ambientali dell’Amministrazione, a partire dai brillanti risultati nella raccolta differenziata che è un passo fondamentale nell’ottica dell’economia circolare. Così come in tale percorso di transizione rientra il progetto del fotovoltaico secondo il piano di AEM che si avvierà entro l’anno in corso con la produzione 1 MW di energia pulita fotovoltaica. E ancora i progetti del verde o della mobilità sostenibile.
Spiace constatare che le minoranze, nonostante abbiano la responsabilità del governo regionale e nazionale, preferiscano il gioco delle parti anche su partite strategiche per il territorio e il Paese. Vediamo posizioni ondivaghe e addirittura poco credibili, travestimenti pseudo ambientalisti, pur di cavalcare alcuni malumori, come sempre accade quando ci sono progetti forti.
Da parte nostra apriamo il massimo dialogo con i portatori di interessi, le forze politiche e i cittadini per un’interlocuzione fattiva e costruttiva”. gbiagi