"No al biometano": raccolta firme
per appello al Bosco ex Parmigiano

Continua da parte dei cittadini del Bosco Ex Parmigiano la battaglia contro la costruzione dell’impianto di biometano, che per questo hanno lanciato una petizione allo di ribadire con forza il proprio “no” al progetto. A questo proposito nel pomeriggio di sabato è in corso una raccolta firme in via Bosco.

“Tutta la zona sud/est della città rischia forti penalizzazioni dalla realizzazione di questo impianto, oltre al Comune di Gerre de’ Caprioli e di Bonemerse” si legge nel volantino distribuito dai manifestanti. “Le vie cittadine più limitrofe (via Bosco, via San Rocco, Via del Giordano, Via Giuseppina, Via Novati, Bagnara) rischiano di vedersi invase da mezzi pesanti, odori insostenibili e conseguenti riduzione dei valori immobiliari dei proprietari. Bisogna fare fronte comune, parlare con più persone possibili, per dire tutti insieme che questo impianto non può essere realizzato nel luogo previsto e che non sono oggi rispettate le minime garanzie sanitarie ed ambientali per il territorio”.

Si tratterebbe di un impianto da 500 smc/h, che gestirebbe 94mila ton/anno di rifiuti. In particolare liquami, insilato di mail, carcasse animali e scarti da produzione alimentari (pastifici). Per i promotori, “Il biometano non è economia circolare, inquina! Il ciclo dei rifiuti non si chiude perché il digestato finale pari a circa 60mila ton/anno dovrà andare ad un depuratore per poter essere disperso. Il rifiuto gassoso invece, ad alto contenuto di agenti climalteranti (CO2, NOx, HSx, PM10, PM 2.5, polveri sottili) pari a 2,8 milioni di mc/anno, viene immesso in atmosfera”.

I manifestanti citano anche lo studio epidemiologico: “Una delle maggiori cause di inquinamento sono i trattori (dati ATS studio epidemiologico). Per portare i liquami all’impianto sono ipotizzabili un centinaio di botti agricole al giorni, oltre ad altri mezzi pesanti, con un incremento di traffico pesante e quindi forte inquinamento” si legge nel volantino distribuito. lb