Cronaca

Freccia Versilia, lavori finiti
sulla rete ma treno ancora assente

Delusione da parte di Dario Balotta di Europa Verde per il mancato ripristino pressochè definitivo delle corse del treno interregionale Bergamo -Livorno, meglio noto come Freccia della Versilia.  “Amata da bergamaschi, bresciani e cremonesi – scrive il referente per i settore trasporti di Europa Verde – neppure l’evento di Bergamo e Brescia capitali della cultura è riuscito a far riattivare la Freccia della Versilia, il collegamento tra la fascia cisalpina con il levante ligure (Portovenere e La Spezia) e la Toscana (Viareggio e Pisa). In occasione dell’anno che vede Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura, ci si aspettava che l’importante progetto di promozione turistica puntasse anche sulla mobilità sostenibile sulla lunga distanza.

“Non basta il biglietto integrato, che permette di muoversi agevolmente tra le due Città e visitarne i principali musei cittadini. Prima sospeso con il pretesto della pandemia, poi definitivamente soppresso, il collegamento giornaliero non è stato riattivato nonostante i lavori di potenziamento ultimati sulla tratta Berceto – Pontremoli.

“Sorprende che le tre regioni interessate, Lombardia con Trenord (che ne gestiva i treni e il personale), Emilia Romagna (che ne condivideva i costi) e Toscana, non abbiano cercato una soluzione. Eppure le tre regioni sostengono di essere per lo sviluppo ferroviario e per una mobilità sostenibile.

“Le ragioni del ripristino di questo collegamento sono date sia dalla crescita prevista di visitatori e turisti tra Bergamo e Brescia, ma soprattutto per la mobilità nei week end e nel periodo estivo. Oltre che essere un collegamento diretto (senza cambi di treno), più comodo e più veloce, la Freccia della Versilia soddisfa anche le esigenze territoriali della bassa bresciana (da Palazzolo sull’Oglio, Rovato, Manerbio e Pontevico) e del cremonese che dispongono di scarsi servizi di trasporto pubblico, sia su autobus che su treno. Riattivare la freccia per la fine della primavera è possibile. Poter raggiungere in treno le capitali della cultura 2023 sarebbe un buon modo di armonizzare la cultura con la sostenibilità ambientale”.

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