Ambiente

Biodiversità: nuovi alberi lungo
l'Oglio a Pessina e Genivolta

E’ in programma sabato 25 marzo a Pessina Cremonese, all’interno del Parco Oglio Sud, la prima giornata aperta al pubblico lungo le sponde del fiume Oglio per piantare le prime centinaia di alberi dei nuovi boschi a tutela della biodiversità. Verranno messi a dimora salici, querce, olmi e carpini adottati sull’apposito portale wownature.eu da cittadini e aziende per ripristinare i boschi umidi in prossimità del fiume, danneggiati anche dalla recente siccità, e salvaguardarne gli habitat.
La giornata di impianto, con partenza alle 10.30, è organizzata da Etifor, spin-off dell’Università di Padova, e rientra nei progetti finanziati dal bando “Biodiversità e Clima (BioClima)” realizzato da Regione Lombardia con il sostegno di Fondazione Cariplo. L’iniziativa mira a salvare 12 ecosistemi e 70 specie faunistiche. Parcheggo in via Pallavicini a Villarocca, per poi spostarsi a piedi nel luogo di messa a dimora.
“Questi primi interventi di riforestazione si inseriscono all’interno di un progetto più ampio– spiega Fabrizio Malaggi di Etifor, partner tecnico del bando – che prevede altre azioni per salvaguardare questi territori, come ad esempio interventi di difesa idraulica, riqualificazione di lanche e mantenimento di specchi d’acqua, portando così beneficio non solo in ottica climatica, ma anche sul piano della tutela di habitat e specie faunistiche prioritarie a rischio, come la rana di Lataste”.

La Rana di Lataste è una specie endemica diffusa esclusivamente nella pianura padano-veneta e in alcune aree limitrofe. A renderla preziosa per il territorio non è solo la sua unicità, ma soprattutto la funzione che ricopre nell’equilibrio dell’intero ecosistema di cui fa parte: essendo preda di uccelli carnivori e piccoli mammiferi, svolge un ruolo cruciale nella catena alimentare. Per questo motivo la sua scomparsa potrebbe avere potenti effetti negativi su molte altre specie animali e vegetali. La popolazione di questo anfibio autoctono è complessivamente in declino a causa di alcune minacce: la scomparsa degli ultimi boschi umidi planiziali, l’introduzione di gamberi alloctoni ad opera dell’uomo, l’abbassamento del livello delle falde e, più in generale, l’inquinamento di acque e aria.
La seconda giornata è in programma sabato 1 aprile e vedrà interessato il Parco Oglio Nord, a Genivolta (CR) e Villachiara (BS).
“E’ proprio questo tipo di bosco che intendiamo creare grazie al contributo soprattutto dei cittadini, che possono continuare ad adottare alberi per raggiungere l’obiettivo delle 18.000 nuove piante da mettere a dimora lungo l’Oglio, interessando entrambi i parchi regionali. Dopo questi primi eventi, il progetto prevede la realizzazione e il completamento degli interventi nei mesi successivi, nonché la certificazione degli impatti positivi. In questo senso, è fondamentale il lavoro di manutenzione e monitoraggio dei parchi e dei loro collaboratori, monitoraggio che include anche il “censimento al canto” per valutare la presenza e il numero di individui della rana di Lataste. Dopo l’estate, sono in previsione ulteriori eventi di impianto”  conclude Malaggi
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