Economia

Export di acciaio: Cremona
ancora al quarto posto in Italia

Cremona è stata, anche nel 2022, la quarta provincia italiana che ha esportato più acciaio, dopo Brescia, Udine e Mantova. Nel 2022 ha venduto prodotti della siderurgia, tubi e altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio per 1,96 miliardi di euro, in aumento del 21,8% rispetto al 2021. Una crescita inferiore al risultato nazionale (+23,8%). È quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi siderweb, su elaborazione di dati Istat.

Le esportazioni di prodotti della siderurgia (43,4% del totale) hanno riportato una crescita del 27,1%, quelle di tubi e raccordi (53,8%) sono aumentate del 22,1% e quelle di prodotti della prima trasformazione dell’acciaio (2,1%) sono diminuite del 27,6%.

“L’aumento delle esportazioni – spiega Gianfranco Tosini dell’Ufficio Studi siderweb – è dovuto totalmente alle maggiori vendite nei Paesi Ue (+18,2%), mentre quelle nei Paesi extracomunitari sono diminuite del 34,8%”. Le esportazioni verso l’Ue, che pesano per l’87%, hanno registrato le seguenti variazioni: Germania (+19,9%), primo Paese importatore, con una quota del 24,1%; Polonia (+41,1%), secondo Paese importatore, con una quota del 13,3%; Francia (+12%), terzo Paese importatore, con una quota del 9,4%.

In generale, è cresciuto del 23,8% l’export italiano di prodotti della siderurgia, tubi e altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio nel 2022, passando da 22,6 a 28,2 miliardi di euro. Una variazione positiva dovuta sostanzialmente all’aumento dei prezzi: le quantità sono infatti diminuite del 6%, passando da 17,3 a 16,2 milioni di tonnellate. È quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi siderweb su dati Istat.

L’export dei primi 20 poli siderurgici italiani è passato da 18,9 a 23,6 miliardi di euro, con un incremento del 24,2%. Variazioni positive significativamente più alte della media sono state registrate dai poli di Bergamo (+55,2%), Aosta (+51%), Terni (+42,1%), Vicenza (+35%), Milano (+30,7%), Brescia (+26,4%), Verona (+25,9%) e Mantova (+25,3%).

In generale, Cremona si conferma al quarto posto in Italia per export anche nel 2022: 1.969 i milioni di euro generati dall’export nell’ultimo anno con un incremoneto del 21,8% rispetto al 2021 e del 145,8% rispetto al 2008. Meglio, nel 2022, hanno fatto solo Brescia (3.038 milioni di euro), Udine (2.537) e Mantova (2.142).

“Questi dati – commenta ancora Tosini – confermano il consolidamento della geografia dei poli produttivi dell’acciaio italiani che si è venuta a creare dopo la grande crisi del 2008. Tale processo traspare, oltre che dall’andamento della produzione, anche da quello delle esportazioni, che hanno registrato una riduzione molto più marcata nelle province dove erano presenti le aziende siderurgiche di maggiori dimensioni. Infatti, nel 2022 rispetto al 2008, le esportazioni di prodotti siderurgici della provincia di Taranto (dove si trova Acciaierie d’Italia, ex Ilva) sono diminuite del 76,5%, relegandola al penultimo posto nella classifica dei primi 20 poli siderurgici italiani; quelle della provincia di Torino (dove c’era lo stabilimento thyssenkrupp, ora chiuso) sono diminuite del 36,3%, provocando la perdita di nove posizioni nella classifica dei top 20. Le esportazioni della provincia di Livorno (dove opera JSW Steel Italy, ex Lucchini Siderurgica di Piombino) si sono ridotte del 60,6%, causando l’esclusione dai primi venti poli siderurgici italiani del sito toscano”.

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