Cronaca

Droga nel capanno e armi abusive
in cascina. Cremonese in manette

Detenzione di sostanze stupefacenti, armi clandestine, armi abusive e ricettazione di armi rubate sono le accuse contestate a Flavio Montini, 60 anni, cremonese, finito in manette da parte degli uomini della sezione antidroga della Squadra Mobile di Cremona guidati dal dirigente Marco Masia. L’arrestato è noto agli investigatori, in quanto negli anni passati si era già reso protagonista di fatti connessi al traffico di droga.

Alcuni suoi spostamenti hanno fatto insospettire gli agenti della Questura che per giorni lo hanno monitorato con appostamenti e pedinamenti, anche in impervie zone boschive nella zona attorno a Ostiano. Gli elementi di riscontro acquisiti hanno permesso, nelle prime ore di giovedì scorso, di effettuare una perquisizione nella sua abitazione di Gabbioneta. Perquisizione alla quale hanno partecipato anche le unità del Reparto Cinofili di Milano per la ricerca di droga e armi in aree particolarmente estese.

Dopo diverse ore di ricerche, grazie al fondamentale aiuto di Lara e Barolo, i due cani antidroga e anti esplosivo della polizia, gli inquirenti hanno trovato, nascosti in un capanno per la conservazione della legna, 2,2 kg di sostanza stupefacente: due confezioni contenenti 160 grammi di cocaina e 13 panetti termosaldati in pellicola trasparente di hashish, per un totale di oltre 2 chilogrammi.

Non solo: sparse in vari punti della cascina, l’uomo deteneva illegalmente 7 armi, di cui due revolver, due pistole semiautomatiche ed un fucile da caccia. Tre delle armi ritrovate erano clandestine in quanto prive di matricola o con matricola abrasa, un’altra è risultata essere stata rubata oltre 10 anni fa a Brescia, mentre un’altra ancora risultava di proprietà di un’altra persona su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Alcune delle armi sequestrate erano nascoste sotto il materasso dove l’uomo dormiva. Avevano il colpo in canna ed erano pronte all’uso. Tutto è stato sequestrato, comprese numerose munizioni detenute illegalmente. Resta da capire se il 60enne sia o meno collegato ad una organizzazione criminale.

L’uomo è stato dichiarato in arresto e trasferito nel carcere di Cremona. Nell’interrogatorio di garanzia, Montini, assistito dall’avvocato Stefano Romeo, del Foro di Brescia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. “I mio cliente è provato”, ha detto il legale, che ha intenzione di fare ricorso al Tribunale del Riesame. Con calma valuteremo cosa chiedere e quando chiederlo”. Sulle armi sequestrate, l’avvocato Romeo attende l’esito della perizia, perché non è escluso che fosse “roba vecchia, cianfrusaglia”.

Sara Pizzorni 

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