Cronaca

Ripartono i viaggi scolastici,
ma difficoltà organizzative

La primavera è stagione prediletta per i viaggi d’istruzione, che quest’anno ancor più del precedente riprendono a pieno ritmo dopo il rallentamento causato dalla pandemia. Si tratta di momenti preziosi, non soltanto in ambito formativo ma anche sociale, durante i quali gli studenti possono visitare luoghi artistici e stringere legami sia con i compagni di classe sia con gli insegnanti. Diversi problemi però rendono difficoltosa l’organizzazione, come l’aumento dei costi del carburante che si è sentito soprattutto sul trasporto aereo e il cambiamento delle procedure d’ingresso in alcuni Paesi fra cui il Regno Unito, dove a seguito della Brexit è richiesto il passaporto per i cittadini stranieri.

Inoltre per le famiglie è un investimento economico notevole, così le scuole cercano soluzioni che consentano di preservare le gite scolastiche senza gravare troppo sul bilancio, ad esempio attraverso progetti europei come racconta Emilio Giazzi Vicepreside del Liceo Manin di Cremona. Quando possibile, gli istituti scelgono le mete estere in modo da far conoscere ai giovani altre culture, come spiega Alberto Ferrari dirigente scolastico del Liceo Aselli di Cremona. Magari, per contenere le spese, si riduce il numero dei giorni, ma si preserva la tradizione dei viaggi d’istruzione che poi restano nel baule dei ricordi fino all’età adulta.

Federica Priori

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