Economia

Fusione Camere di Commercio:
Pavia dice no, incontro il 23 marzo

servizio di Eleonora Busi

Pavia non ci sta all’accorpamento della Camera di Commercio con quelle di Cremona e Mantova. Le categorie economiche pavesi stanno sollecitando i propri parlamentari affinchè agiscano sul Ministero delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per fare marcia indietro sull’aggregazione delle tre sedi camerali, una strada che invece parrebbe imboccata in via definitiva. Passate le elezioni regionali e confermato l’assessore  Guido Guidesi all’economia, si riapre un capitolo che da anni sta facendo discutere le categorie economiche. I pavesi sottolineano la distanza geografica del loro territorio rispetto a Cremona e Mantova ed evidenziano il maggior peso numerico delle proprie imprese, oltre a una differenza qualitativa del tessuto produttivo. E traspare delusione da quanto ha relazionato il  commissario straordinario Giovanni Merlino in merito agli ultimi incontri con Unioncamere e con il sottosegretario alle Imprese Massimo Bitonci. Incontri da cui – scrive il quotidiano La Provincia Pavese – emerge la volontà del ministero di non concedere deroghe e di continuare sul cammino tracciato da anni anche se con molti tentennamenti, che intende portare il numero degli enti sul territorio nazionale da 105 a 60.

Un incontro con le categorie è in programma anche a Cremona  da parte del commissario straordinario Giandomenico Auricchio, il prossimo 23 marzo. E sul tema abbiamo sentito il presidente di Confartigianato Cremona Massimo Rivoltini. gbiagi

Videsoservizio di Eleonora Busi

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