Cronaca

Bocciodromo, si cerca il gestore:
il contratto durerà 15 anni

Avviata l’indagine di mercato per sollecitare manifestazioni di interesse alla gestione e riqualificazione del bocciodromo di Cremona. L’avviso è stato pubblicato sull’albo pretorio del Comune in queste ore. Scopo è trovare soggetti che aspirino a prendere in mano le sorti di una struttura che da troppo tempo è abbandonata a se stessa.

Il contratto prevederà un periodo di gestione della durata di 15 anni, e riguarderà sia l’attività sportiva sia quella del bar/ristorante presente all’interno. Nel documento sono elencati anche i lavori di riqualificazione, per un ammontare di 325mila euro, che dovranno essere eseguiti: innanzitutto interventi di manutenzione del tetto,con verifica delle travi in legno, quindi una revisione degli infissi. Naturalmente dovranno essere rifatti o comunque riqualificati tutti gli impianti: antincendio, elettrico (con sostituzione delle lampade con quelle a led per garantire un minor consumo energetico), di riscaldamento, di videosorveglianza. La struttura dovrà ovviamente essere ritinteggiata, dentro e fuori, e dovranno essere sistemati anche i bagni e gli spogliatoi.

Per quanto riguarda la gestione dell’impianto, il nuovo gestore, oltre a dover garantire la manutenzione dell’edificio e la sua riqualificazione, in modo funzionale alle attività che dovrà ospitare ma anche sulla base di quanto segnalato dal Comune, dovrà sviluppare progetti di alto valore sociale e sportivo. Anche l’investimento, naturalmente, potrà essere influenzato dall’attività sportiva che si vorrà mettere in campo. Fondamentale, si legge nel documento, che i lavori di riqualificazione vengano ultimati entro 24 mesi dalla consegna dell’immobile.

L’avviso riporta anche quali sono i soggetti che possono partecipare: in via preferenziale le società ed associazioni sportive dilettantistiche, le federazioni sportive, gli enti di promozione sportiva. Essi dovranno promuovere attività sportive riconosciute dal Coni in modo continuativo e non occasionale, ed essere affiliati ad una Federazione Nazionale o a un Ente di promozione.

In mancanza di soggetti operanti in questo ambito, la gestione dell’impianto potrà essere affidata ad associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato il cui statuto preveda il perseguimento di finalità ricreative e sociali nell’ambito della pratica sportiva di base e agonistica.

Laura Bosio

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