Dossier Euro7, Salini: "Serve
rivoluzione su calcolo emissione"
“In tutte le nuove proposte della Commissione sul Green deal e sul nuovo dossier Euro 7 che ci apprestiamo a discutere all’Eurocamera, serve una rivoluzione copernicana sul metodo di calcolo delle emissioni: è indispensabile passare da un conteggio al tubo di scarico del veicolo (Tail-pipe) ad un sistema più realistico, che tenga conto della quantità di CO2 prodotta nell’intero ciclo di vita del mezzo (Life-cycle approach)”. A dirlo è l’europarlamentare di Forza Italia – Partito Popolare Europeo Massimiliano Salini. Salini è relatore PPE in Commissione Tran sul regolamento relativo agli standard di CO2 per auto nuove e veicoli leggeri e relatore PPE in Commissione Industria sul nuovo regolamento Euro 7.
Il cremonese quindi aggiunge: “L’esecutivo Ue metta subito nero su bianco un impegno concreto e non generico in questo senso, una svolta che consentirebbe anche di sbloccare l’attuale stallo Ue sullo stop a diesel e benzina dal 2035, salvando il motore a combustione senza compromettere i target climatici. Tenendo conto infatti delle emissioni totali, generate e sottratte, nell’intero ciclo produttivo dell’auto e del carburante, si preserverebbero i carburanti alternativi ecologici – cosiddetti “carbon neutral” – dagli e-fuel ai biocarburanti e all’idrogeno, e si salverebbe il motore a scoppio, scongiurando la distruzione della filiera automotive europea e mantenendo nel contempo gli obiettivi ambientali di riduzione della CO2”.
“Con il nuovo metodo – spiega – si demolirebbe inoltre una volta per tutte il grande equivoco provocato dalla retorica fasulla dell’ala più ideologizzata guidata dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, per cui basterebbe elettrificare i trasporti per passare tout-court alla mobilità pulita: se l’energia che alimenta l’auto elettrica è prodotta in modo non sostenibile, va da sé infatti che lo “zero emission” resta solo uno slogan vuoto e ipocrita”.
Salini quindi conclude: “In Parlamento Ue abbiamo già ottenuto, nel regolamento sugli standard CO2, l’inserimento di un impegno, da parte della Commissione, a presentare entro il 2025 una proposta per un nuova metodologia di calcolo delle emissioni. Alla luce del recente impasse, siamo convinti che l’esecutivo Ue debba anticipare i termini della proposta, prevedendo subito un intervento legislativo non generico da attuare in tempi brevi e secondo una road map certa e trasparente, che consentirebbe di uscire in modo lineare dalle secche in cui si è arenata l’Ue sul ban a diesel e benzina nel 2035”.