Cronaca

Adescavano gay e poi li ricattavano, un cremonese tra le vittime

Gli incontri omosessuali venivano concordati via Internet e poi si consumavano a Brescia, nella maggior parte in macchina. Alcuni omosessuali, tra i quali anche un cremonese, sono stati ricattati da due stranieri che sono stati arrestati dai carabinieri di Verolanuova, in collaborazione con i colleghi di Salò, per estorsione e sequestro di persona (in un caso avevano chiuso in macchina una delle vittime). Gli omosessuali adescati, ignari della trappola, si recavano all’appuntamento concordato su internet con uno dei due arrestati, dopodiché nella maggior parte dei casi veniva consumato il rapporto sessuale, e infine interveniva il complice che si spacciava per il cugino e che ricattava la vittima dicendole che il parente era minorenne. “O mi paghi o sporgo denuncia per abuso sessuale”. Nessuno dei due malviventi, però, era minorenne. A finire in manette sono stati un romeno di 21 anni e un serbo di 19 anni. Una delle vittime, però, dopo essersi piegata a due richieste di denaro e aver pagato una somma di 3.000 euro era stata di nuovo ricattata, e a quel punto non ce l’ha più fatta e ha raccontato tutto ai carabinieri. Nell’indagine, i militari si sono avvalsi anche di intercettazioni telefoniche.

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