Cronaca

Povertà educativa, dal Solco
due progetti per 600mila euro

Contrastare la povertà educativa minorile. Questo l’obiettivo dei due nuovi progetti che il Consorzio Solco Cremona sta avviando sul territorio. Uno, Ritornare ad allenarsi, selezionato insieme ad altri 7 su 98 progetti presentati nelle regioni Lombardia e Veneto, si è aggiudicato il finanziamento di 499mila euro da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale della Presidenza del Consiglio dei Ministri; il secondo, Parlarsi, ha vinto il Bando “Comunità educanti” di Impresa sociale Con i Bambini ed è sostenuto con il contributo di 99mila nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

I due progetti, fortemente connessi tra loro, sono stati presentati questa mattina nella sala conferenze del Civico81 alla presenza del Presidente del Consorzio Solco Cremona Davide Longhi, della Consigliera con delega ai minori Paola Merlini e di tutta la rete coinvolta: in totale 7 cooperative, 9 istituti comprensivi, 8 associazioni o enti del territorio, Azienda sociale cremonese con i comuni del distretto, Comune di Cremona e Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona. L’incontro è stato moderato dal giornalista di Cremona1, Giovanni Rossi.

Nel caso di Ritornare ad allenarsi, i destinatari sono ragazzi e ragazze dagli 11 ai 17 anni e le loro famiglie, con una particolare attenzione ai giovani a rischio dispersione o in abbandono scolastico. Il progetto prevede percorsi individualizzati e in gruppo, a scuola e fuori dalla scuola, che consentano loro di ‘ritornare ad allenarsi’ alla socialità e all’inclusione. Come? Introducendo presidi educativi nelle scuole a favore di studenti, classi, genitori e insegnanti, proponendo cantieri espressivi o sportivi e laboratori di seconda opportunità (come ciclofficina, falegnameria, sartoria e cuoio, agricoltura sociale e servizi turistici), promuovendo la didattica digitale e la web radio come strumenti di apprendimento e di cittadinanza. A questo proposito, all’Istituto Stradivari di Cremona, nell’ambito del progetto e con il coordinamento della Coop. Open Group di Bologna, viene implementata la web radio STradio, attraverso un percorso di costruzione e diffusione di contenuti su opportunità educative extrascolastiche e utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media.

Il target si abbassa per il progetto Parlarsi, coinvolgendo bambini e bambine, ragazzi e ragazze da 0 a 14 anni di età. Due i focus: sviluppare competenze di base dei minori, cognitive e non, e rafforzare la rete della comunità educante, soprattutto nei piccoli comuni, più scoperti sul versante del welfare strutturato per minori e famiglie. Come? Ripartendo dalle scuole e coinvolgendo tutti gli attori dell’educazione, formale e non formale, che agiscono sui territori, in un progetto comune. Le azioni previste sono la realizzazione di laboratori di pensiero su temi cruciali, la sperimentazione di presidi educativi nelle scuole, la valutazione di impatto, la riappropriazione di luoghi sul territorio per attività dedicate a bambini e famiglie e l’apertura di spazi didattici alla comunità.

Nei progetti l’ambito di azione è quello del Distretto sociale cremonese e casalasco. I territori coinvolti, in uno o in entrambi i progetti, sono Cremona, Vescovato, Soresina, Pizzighettone, Sospiro, Casalmaggiore, Casalbuttano ed uniti e Castelverde.
I progetti rientrano in SolcoCrEdu, il nuovo ‘incubatore’ del Consorzio Solco Cremona contro la povertà educativa minorile, sono funzionali all’approvazione di un piano integrato distrettuale in linea con l’obiettivo del Piano di Zona e vogliono essere il contributo costruttivo delle cooperative sociali a tutti i percorsi locali, di analisi e di pensiero, sui minori, anche in vista degli avvisi delle istituzioni scolastiche a valere sui fondi del Pnrr.

“Il progetto Parlarsi è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.

“Il nostro paese sta invecchiando e ogni giovane che non ce la fa è una energia in meno per tutti” ha detto Davide Longhi, presidente del Consorzio Solco Cremona. “Qui si gioca il nostro futuro. Oggi si è parlato di tanti linguaggi diversi per lavorare con i giovani ed è bellissimo perché ciò consente di rapportarsi con loro al di là della lingua, di scoprire talenti, di parlare col mondo e di sviluppare l’apprendere ad apprendere. La parola comune a tutti è ‘insieme’: su questa scia, abbiamo lanciato SolcoCrEdu, incubatore a disposizione delle istituzioni, delle scuole, della comunità”.

“Per contrastare la povertà educativa minorile e aumentare le competenze di bambini e ragazzi, occorre integrare la parte pedagogico-sociale e la parte sanitaria, mettere al centro il territorio d’ambito con attenzione all’accesso ai servizi del welfare da parte anche delle periferie, intervenire sui beneficiari e sulle comunità educanti intese come contesti capacitanti” ha aggiunto Paola Merlini, consigliera con delega ai minori del Consorzio Solco Cremona. “Grazie a questi due progetti finanziamo azioni e processi. Con l’obiettivo ultimo della modellizzazione: creare progetti pilota, leggerli insieme e farli diventare modalità di intervento da spendere anche in altri territori”.

Un ringraziamento è giunto da Maura Ruggeri, assessore all’Istruzione del Comune di Cremona: “Grazie per questo lavoro a più voci. Ci sono finalità condivise: la prevenzione e il contrasto alla dispersione sono anche le nostre priorità. Oggi nessuno può immaginare di avere risultati facendo da solo: fare rete, condividere strategie, lavorare insieme è la direzione. In questo senso il documento sul sistema scolastico e formativo che abbiamo recente presentato, vogliamo che sia una risorsa per tutti”.

Per Giuseppe Tadioli, presidente dell’Azienda Sociale Cremonese, “lavorare sull’ambito non sui singoli comuni, ragionare in termini di diritti dell’utenza e non di diritti dell’offerta, trovare risposte al bisogno in maniera omogenea: è questa la sfida. Avere una visione comune che aiuti ad affrontare insieme le questioni che riguardano il nostro futuro, ci deve spingere a fare il salto. Spronare a fare ciò, è il servizio migliore che questi progetti possono dare”.

Sono intervenuti anche Antonella Pia Bonfitto, vice dirigente, e Sara Gambarini, referente area alunni dell’Istituto Comprensivo G.B. Puerari di Sospiro, Andrea Franzini, educatore di prossimità, Daniele Carlo Pitturelli, dirigente, e Roberto Lana, docente web radio STradio Istituto Stradivari di Cremona, Nicola Cardillo, educatore della Falegnameria Sharewood. Ha moderato Giovanni Rossi, giornalista di Cremona1.

 

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