Politica

Efficientamento energetico edifici,
Salini: "Condivisibile, ma troppe criticità"

“L’efficientamento energetico degli edifici è un obiettivo condivisibile ma restano ancora troppe criticità e margini di incertezza, a cominciare dalle deadline temporali difficilmente sostenibili per l’Italia, sulle quali chiediamo più flessibilità”: questo il commento dell’eurodeputato Fi-Ppe Massimiliano Salini in vista del voto di domani in Commissione Industria sulla direttiva Epbd (Energy performance of building directive).

“Non possiamo firmare una cambiale in bianco, tanto più su una realtà importante come la casa. Come Partito popolare europeo abbiamo lavorato per modificare la proposta, evitando gli evidenti eccessi ideologici del relatore dei Verdi. Nonostante abbiamo ottenuto alcuni correttivi a tutela di cittadini e imprese, come flessibilità e deroghe per esentare i proprietari in difficoltà economiche e gli edifici storici, l’eliminazione di fatto delle sanzioni o una riduzione del campo di applicazione della direttiva, non ci sono ancora le condizioni per votare a favore del testo in Commissione Industria.

Al netto del malcostume metodologico dell’esecutivo di Bruxelles, che prima fissa i target e poi ne valuta l’impatto, quando invece dovrebbe avvenire il contrario, un modo di procedere sbagliato che da sempre ci vede diffidenti, l’approccio alla direttiva da parte della delegazione italiana Ppe in Europarlamento è di critica costruttiva, con un giudizio al momento non favorevole per i numerosi nodi irrisolti, a cominciare dagli obiettivi temporali, che vanno rimodulati per renderli sostenibili a Paesi come l’Italia. Il compromesso è peggiorativo rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea, e auspichiamo venga migliorato nei negoziati che impegneranno le istituzioni Ue nelle prossime settimane”.

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