Cronaca

Anziana aggredita e
rapinata. Ladri arrestati

80enne per ore sotto shock dopo essere stata strattonata e derubata della borsetta al parcheggio del CremonaPo. Presi i ladri, Jenchi Guarda e Nicolas Renati.

Lo spavento è stato talmente tanto che un’anziana di 80 anni, aggredita da due uomini che le avevano strappato la borsa a tracolla, è entrata in uno stato di shock che l’ha fatta restare immobile in auto per ore. Non vedendola rientrare, la figlia, preoccupata, è andata a cercarla, e nel frattempo ha allertato i soccorsi. L’anziana, impossibilitata a chiedere aiuto, essendo stata derubata anche del cellulare, è stata trovata dolorante, claudicante e in stato confusionale. Il brutto episodio risale al pomeriggio del 13 dicembre scorso al parcheggio del centro commerciale CremonaPo.

Ora i presunti autori sono stati identificati e arrestati dalla polizia con le accuse di furto con strappo, lesioni aggravate e utilizzo indebito di carte di credito. In manette sono finiti Jenchi Guarda, 46 anni, nato a Rho, con alle spalle numerosi precedenti penali specifici, e Nicolas Renati, 23 anni, nato a Pavia, entrambi residenti nel campo nomadi di Limbiate, in provincia di Monza e Brianza.  In un video i due si sono vantati dello scippo all’ottantenne, mostrando i soldi.

Quel pomeriggio l’anziana, dopo aver fatto la spesa, era tornata alla propria auto parcheggiata all’interno del centro commerciale, quando, mentre stava posizionando la merce nel bagagliaio, era stata aggredita e derubata della borsa che portava a tracolla. Dentro c’erano i documenti, le chiavi di casa, il cellulare, la tessera bancomat e circa 600 euro in contanti.

La complessa attività di indagine degli agenti della Squadra Mobile di Cremona guidati dal dirigente Marco Masia ha permesso di acquisire importanti elementi a carico dei due uomini che nel corso della mattinata del 13 dicembre erano arrivati a Cremona da Limbiate. Una volta nel parcheggio del centro commerciale, i due avevano immediatamente cambiato la targa del loro veicolo sostituendola con una clonata; poi erano entrati all’interno del Cremona Po, scegliendo la propria vittima, pedinandola a pochi metri di distanza fino all’arrivo alla sua auto, dove, approfittando di un momento di distrazione della donna, le avevano strappato la borsa, facendola cadere a terra e provocandole ematomi alla spalla, alla mano, al gomito e al ginocchio, oltre ad una cardiomiopatia da stress, nota con il nome di “sindrome di Takotsubo”, detta anche sindrome del cuore infranto, che consiste in una sofferenza cardiaca temporanea che può riprodurre tutti i sintomi tipici dell’infarto e che scaturisce da una situazione stressante o emotiva molto importante.

Nelle ore successive, in diversi negozi tra Lodi e Monza, per 15 volte la coppia di malviventi aveva effettuato numerosi pagamenti con le carte di credito appena rubate, per un totale di circa 4000 euro, acquistando capi di abbigliamento e gioielleria.

A permettere agli investigatori di arrivare alle identità dei due uomini, rintracciati a Tortona e a Limbiate dopo una lunga e articolata ricerca, sono state le immagini della videosorveglianza, i tabulati telefonici delle utenze in uso ai due indagati che li collocavano sul luogo del reato e i ripetuti acquisti effettuati con il bancomat il giorno del furto e il giorno seguente. Nei loro confronti il gip Giulia Masci, su richiesta del pm Francesco Messina, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Il giudice, come si legge nell’ordinanza, ha ritenuto “ampiamente preventivabile che il furto avvenuto con modalità violente potesse cagionare nell’anziana vittima un forte stress psicosomatico che avrebbe influito sul suo stato di salute. Gli indagati non potevano non prevedere che la vittima, considerata l’età avanzata, avrebbe potuto riportare danni alla salute”. Il giudice sottolinea tre elementi: “la gravità del fatto”: un furto in pieno giorno ai danni di una persona sola e anziana e la “serie reiterata di prelievi con acquisti in altre province con l’evidente fine di depistare le indagini”; “la spiccata intensità del dolo”: gli indagati non solo si sono organizzati per effettuare una spedizione fuori dal proprio territorio, ma “hanno cercato di massimizzare il profitto compiendo in rapida successione reiterati prelievi per evitare il blocco della carta”; “la negativa personalità degli indagati”, che non hanno mostrato “alcuno scrupolo nei confronti dell’anziana, ponendo in essere ai suoi danni un violento strattonamento per poi abbandonarla ferita e fuggire”. Per loro, la custodia cautelare in carcere “è l’unica misura allo stato concretamente applicabile”.

Ieri si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. I due uomini avrebbero ammesso le loro responsabilità, negando però di aver scaraventato a terra l’anziana.

Sara Pizzorni

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