Politica

Capitale della cultura mancata,
minoranza: "cosa fa il Comune?"

Cosa fa Cremona per sopperire all’esclusione dalla corsa di Capitale della Cultura, le cui manifestazioni sono in corso a Bergamo e Brescia proprio in queste settimane? A chiederlo sono i consiglieri comunali di minoranza Carlo Malvezzi, Maria Vittoria Ceraso, Federico Fasani e Saverio Simi, che hanno presentato un’interrogazione.

“La cocente delusione per l’esclusione di Cremona dalla corsa a Capitale della Cultura del 2021 si è purtroppo ripresentata in tutta la sua crudezza in questi giorni, dopo la splendida manifestazione inaugurale di BGBS23 che si è tenuta il 20 gennaio scorso alla presenza del Capo dello Stato, del Ministro della Cultura e del Presidente della Regione Lombardia a Bergamo e Brescia” commentano i consiglieri.

“Due città lombarde, confinanti con Cremona, che hanno saputo superare la storica rivalità per raggiungere insieme un obbiettivo di straordinaria importanza che attirerà centinaia di migliaia di visitatori nazionali e internazionali per scoprire i loro tesori. Sono stati programmati oltre 500 eventi nel 2023 con un investimento di oltre 20 milioni di euro: installazioni artistiche, mostre, concerti, spettacoli che rappresentano l’evento culturale più significato dell’anno in corso.

Cremona, che ha condiviso con Bergamo il triste primato di essere tra le città più colpite dalla pandemia, ha perso un’occasione unica ed è stata marginalizzata per la scarsa autorevolezza e per l’irrilevanza dei propri rappresentanti. Così oggi assiste in silenzio a quanto accade a pochi chilometri da qui.

Alla luce delle rassicuranti dichiarazioni rilasciate nel settembre 2021 dall’Assessore alla Cultura di Cremona di fronte alle critiche della minoranza, abbiamo presentato un’interrogazione per sapere quali iniziative sono state condotte dal Comune di Cremona per stringere accordi di collaborazione con Bergamo e Brescia e quanti dei 500 eventi in programma si terranno a Cremona.

Oggi abbiamo solo due certezze: la prima è che capitale della cultura 2024 sarà Pesaro e la seconda è che anche questa promessa, inserita nel programma elettorale dell’amministrazione di centrosinistra, rientra tra i tanti insuccessi di questa Giunta Comunale”.

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