Cronaca

Energia, ritirati i provvedimenti
dell'Agcom contro A2A e Hera

AGGIORNAMENTO – “In riferimento alle società Hera e A2A, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato non ha ravvisato gli estremi per la conferma dei relativi provvedimenti cautelari atteso che, sulla base dei documenti acquisiti, risulta che le variazioni dalle medesime comunicate hanno riguardato offerte economiche effettivamente in scadenza”.

La nota è della stessa Agcom ed è stata diramata il 29 dicembre scorso, contestualmente alla conferma parziale dei provvedimenti cautelari emessi il 12 dicembre nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie, “sospendendo le sole modifiche unilaterali delle condizioni economiche non in scadenza, in violazione del Codice del Consumo e in contrasto con l’art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022, n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022″.

Alla luce di questo, oggi in consiglio comunale, è stata ritirata l’interrogazione presentata da Saverio Simi (Forza Italia) che chiedeva al sindaco di “verificare se tale istruttoria e tali provvedimenti cautelari riguardino consumatori e imprese del nostro comune” e in caso affermativo, “quali provvedimenti il Sindaco ha già assunto o intende assumere a tutela dei cittadini e delle imprese coinvolte”.

La vicenda risale al 13 dicembre 2022, quando l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “ha comunicato di aver avviato sette procedimenti istruttori e deciso di adottare altrettanti procedimenti cautelari, nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato Iibero, Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie”.

Sotto la lente deII’Autorità, scrive Simi, “sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l’art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022″.

Tali società rappresentano I’80% del mercato, e sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, “risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono 546.963, di cui circa 2.667.127 avrebbero già subito un ingiustificato aumento di prezzo” conclude il documento.

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