Cronaca

Venti anni fa Papa Wojtyla a Cremona Immagini inedite di un giorno speciale

Era il pomeriggio del 21 giugno del 1992, esattamente venti anni fa, quando Cremona si trovò impegnata ad accogliere un personaggio ormai considerato grande in tutto il mondo: il Papa polacco Giovanni Paolo II. L’intera comunità cittadina si trovò coinvolta dall’avvenimento, ben contenta di qualche sacrificio pur di vedere direttamente e fare ala al passaggio di questo Papa chiamato popolarmente e confidenzialmente Wojtyla.

E per ricordare il suo ingresso in Duomo, vogliamo riportare dal bel libro “Il Papa a Cremona” questo breve brano: “Alle 17,40, mentre il Coro Polifonico Cremonese (diretto da don Dante Caifa) intona il “Tu es Petrus”, il Santo Padre varca la soglia della Cattedrale. Non poteva esserci presenza più importante per la celebrazione del quattrocentesimo anno della consacrazione del Duomo. La Cattedrale si presentava avvolta di luce. I fiori facevano corona agli splendidi dipinti esaltati da un sapiente e coraggioso restauro. Lo stesso Pontefice restava incantato dalla maestosità del catino dell’abside e dalla drammaticità della Crocifissione posta in controfacciata”.

Noi abbiamo avuto la fortuna di poter osservare il Pontefice e fotografarlo da una posizione “privilegiata”, sul lato sinistro della piazzetta senatoria del Duomo, con l’opportunità di riprenderlo da una distanza “confidenziale” e cogliere sin da allora la sofferenza di un viso provato da una malattia che nel mese di luglio, subito dopo il viaggio in terra cremonese, lo costringerà a 18 giorni di ricovero ospedaliero per l’asportazione di un tumore benigno all’intestino: sarà l’inizio di una serie di sofferenze che saprà affrontare con esemplare coraggio prima della sua morte avvenuta alle 21.37 del 2 aprile 2005.

Anche in quest’ultima occasione sarà il Duomo l’ambiente protagonista per la comunità cremonese che, riunita in preghiera per Lui, riceverà direttamente dal Vescovo la comunicazione della morte del Papa, solennizzata dai rintocchi del campanone del Torrazzo che col suo suono grave trasmetteva la notizia a tutti i cremonesi.

Giorgio Bonali


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