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La Cremo subisce e non reagisce,
l’Hellas fa festa al Bentegodi

Una partita da cancellare, i 90 minuti peggiori per la Cremonese in stagione dopo la pesante sconfitta contro la Lazio dello scorso settembre. I grigiorossi arrivano sempre in ritardo, subiscono gol con estrema semplicità e, fattore ancor più grave, non hanno la forza fisica e mentale di reagire.

La squadra di Alvini non è mai in partita e già dopo 9 minuti va sotto: Tameze, Kallon e Lazovic confezionano la rete del vantaggio scaligero con una semplicità disarmante, completamente liberi dalle marcature grigiorosse. Il copione della partita non cambia, con la Cremonese mai pericolosa e molto vulnerabile, fino al minuto 26: Doig porta palla indisturbato per 60 metri e serve ancora Lazovic che fa 2-0.

I grigiorossi continuano ad osservare la partita da spettatori e rischiano di affondare definitivamente al 33’ quando Kallon, su ottima sponda di Djuric calcia alto un rigore in movimento. L’unica situazione in cui la Cremonese rischia di tornare in partita capita a ridosso della fine del primo tempo: Hien calcia in pieno il ginocchio di Dessers in area di rigore, Mariani decide clamorosamente di non andare neanche a rivedere l’episodio al VAR.

Nel secondo tempo, nonostante i diversi cambi effettuati da Alvini, l’inerzia della gara non cambia, con il Verona che amministra, senza mai rischiare, il doppio vantaggio acquisito nella prima frazione. La Cremonese si rende pericolosa solo nel primo minuto di recupero del secondo tempo quando Ciofani, su sviluppi di corner, offre a Tsadjout la palla per riaprire l’incontro, ma il numero 74 grigiorosso confeziona un passaggio per Montipò, portiere che non si è reso protagonista di neanche una parata importante nell’arco dei 90 minuti.

Questo stop, è inutile negarlo, pesa come un macigno sulle speranze salvezza della Cremonese e rappresenta un netto passo indietro rispetto all’ottima prestazione fornita contro la Juventus, soprattutto perché arriva contro una diretta concorrente per la salvezza che era reduce da dieci sconfitte ed un pareggio nelle ultime undici gare. Sabato allo Zini, contro il Monza, andrà già in scena una vera e propria finale per continuare a lottare per la permanenza nella massima categoria.

Simone Guarnaccia

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