Svelata la targa in onore di Massimo
Terzi: commozione al campus
Svelata questa mattina, con una semplice ma sentita cerimonia, la targa in onore e in memoria di Massimo Terzi, nell’ex convento di Santa Monica ora trasformato in sede dell’Università Cattolica. La targa è stata collocata proprio in quel chiostro che l’architetto aveva individuato, per primo negli anni Novanta, come il fulcro della rinascita di tutto il comparto degli ex monasteri a sud della città, poi diventati caserme austro ungariche, infine cadute nel più totale abbandono.
La targa è stata voluta dal gruppo informale degli “Amici di Massimo Terzi”, ed è stata disvelata alla presenza della sorella e del figlio, Riccardo, che così lo aveva ricordato, a settembre, in occasione di una giornata dedicata al padre scomparso nel 2020 durante la pandemia da Covid: “Difendeva i valori che non sembravano trovare consenso. Gli ex monasteri sono il simbolo assoluto di una visione che ha impiegato decenni a prendere piede in città. Dietro quel progetto c’è il tentativo di portare fuori dal passato qualcosa che fosse la base del futuro. Papà ha sempre creduto in una Cremona che poteva diventare internazionale grazie alla forza trascinante della liuteria e della musica. Un altro suo pallino è che Cremona non fosse isolata dal punto di vista delle infrastrutture. Posso sembrare presuntuoso a parlare di lui come un visionario, ma tutti lo definiscono in questo modo”.
E ancora, a delineare la personalità di questa figura: “Si sentiva un po’ un eroe romantico, molto più incompreso che compreso, ma questo rientrava nel suo personaggio. Amava le cause perse, una specie di don Chisciotte. A fine giornata era più insoddisfatto che soddisfatto. In questi mesi mi ha molto aiutato la solidarietà e la vicinanza da parte dei suoi amici ma anche di chi non era d’accordo con lui. Come se si avvertisse la mancanza di un avversario leale e con un profondo senso morale in tutto quello che faceva”.
“Sono super orgoglioso di questo gesto per ricordare il papà”, ha detto oggi Riccardo davanti alla targa. “Questo campus è un progetto che ha attraversato la nostra famiglia per circa trent’anni, è il simbolo di tutta la passione del papà e del suo modo di vedere l’architettura e la città”.
Terzi, è stato assessore all’urbanistica dal 1995 al 1999 e poi presidente della Commissione Paesaggio. Tra i promotori della targa, il sindaco di allora, Paolo Bodini, presente alla cerimonia, insieme ad altri esponenti di quella giunta e all’architetto Michele De Crecchio. “Ringraziamo Paolo Bodini – ha detto il sindaco Gianluca Galimberti – e tutto il gruppo di amici che ha suggerito questa targa. Un modo per ricordare una grande personalità della storia di Cremona che tanto ha fatto per la città. Il recupero degli ex monasteri era uno dei suoi desideri, siamo contenti e siamo convinti che lo sia anche lui”. gbiagi
Videoservizio di Mauro Maffezzoni