Cronaca

Vigili costretti a fare solo multe, con Perri addio 'urban police'

Dove sono finiti i vigili urbani? Dov’è il corpo di Polizia locale che ha fatto corsi di judo e karate, quello che con l’ex assessore leghista Zagni faceva posti di blocco, multava i clienti delle prostitute, presidiava la città, metteve a segno operazioni di polizia a tutti gli effetti? Ridimensionato, quasi sparito. Tutto preso a far multe per divieti di sosta o a gestire autovelox per garantire quei 3 milioni e 200mila euro che l’assessore al bilancio Roberto Nolli ha messo a bilancio per il 2012. La delega alla sicurezza e alla vigilanza adesso è del sindaco Oreste Perri  (un disastro in questo settore) e ogni giorno riceve schiaffi morali e politici dall’iperattivismo dei carabinieri che, in mancanza della vigilanza urbana, si sono attivati negli ultimi giorni in blitz nei parchi e nei giardini cittadini con diversi risultati sul fronte stupefacenti: davanti alla stazione, al parco del Vecchio Passeggio, al parco Sartori, al Trebbia. E si sono mossi nella stessa direzione anche dalla questura. Un’operazione di surroga di compiti altrui che sta facendo montare il malumore tra gli stessi vigili urbani, un tempo veri “urban police” ed oggi semplici custodi del traffico (col supporto dei varchi fabbrica multe), delle soste e degli eventuali incidenti stradali. E il presidio del territorio? E i vigili di quartiere? E la sorveglianza ecologica, un tempo sbandierata anche con corsi ad hoc? Basta fermarsi a parlare con qualche vigile e la lamentela è costante: “Dobbiamo fare solo cose che ci rendono antipatici ai cittadini, i meriti vanno agli altri”. Il malumore cresce. Nei prossimi giorni anche le organizzazioni sindacali della Polizia locale faranno sentire la loro voce.

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