Economia

Stangata del Federalismo su Cremona tra aumenti Irpef e Rc auto

La stangata del federalismo su Cremona. La nostra città è presente sia nella classifica dell’aumento dell’addizionale Irpef, sia in quella del rincaro delle aliquote Rc auto. Per quanto riguarda l’Irpef (è l’imposta sul reddito delle persone fisiche), a fine marzo il Comune lo ha portato dallo 0,15 – entrato in vigore nel 2002 e poi mai toccato – all’attuale 0,35 per cento, il doppio rispetto al 2010, con esenzione delle persone con redditi inferiori a 9 mila euro. Un rincaro (calcolato in media sui 42 euro a persona) che fa figurare Cremona nella lista dei 179 Municipi che hanno elevato l’Irpef. Aumenti anche sul fronte provinciale locale che riguarda la tassa che si paga sull’assicurazione per la responsabilità civile auto. Con un secco + 3,5% (circa 42 euro pro capite), a fine giugno la Provincia ha portato l’Rc auto dal 12,5 – che era già il tetto massimo – al 16%, collezionando una serie di proteste da parte dei tre sindacati confederali. In questo caso, Cremona si colloca tra i 36 comuni italiani che hanno predisposto questo tipo di aggravio.

I Comuni e le Province che hanno aumentato le tasse “federali” hanno sfruttato l’opportunità fornita dai decreti sul fisco municipale e provinciale , approvati tra marzo e maggio di quest’anno. Ma attenzione, sono attesi altri rincari. Il decreto sul federalismo fiscale, infatti, prevede che le addizionali regionali Irpef potranno salire fino al 2% nel 2014 e al 3% dal 2015. Ma questi limiti potranno essere superati di 0,3 punti nelle Regioni col buco nei conti della sanità, come già accade ora. L’allarme sui continui rincari è stato lanciato dall’Osservatoio Uil: se tutti i Comuni e le Regioni utilizzeranno la leva fiscale fino al massimo consentito dai decreti attuativi del federalismo, un lavoratore con un reddito imponibile di 30 mila euro annui (uno stipendio di circa 1.600 euro al mese), si ritroverà a pagare in media nel 2015, 647 euro in più rispetto a quanto ha pagato per queste due voci nel 2010: 1.158 euro contro 511, il 126,6% di aumento. In particolare, l’addizionale Irpef regionale, passerà da 364 euro medi nel 2010 a 917 nel 2015 (con un rincaro di 553 euro) mentre quella comunale da 147 a 241 (94 euro in più). Il rincaro è già cominciato quest’anno, con le due addizionali considerate insieme che passano da 511 euro in media a 532 euro. Ma l’accelerazione ci sarà dal 2013 con l’entrata a regime dei decreti, che porterà il prelievo addizionale Irpef (comunale e regionale) sui redditi da 30 mila euro a 678 euro e poi a 858 euro nel 2014 e a 1158 euro appunto nel 2015.

Le tabelle pubblicate dal quotidiano La Repubblica.

 

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