Cronaca

Orti urbani, la gestione passa alla coop.
Il Cerchio. Una nuova area a Borgo Loreto

foto d'archivio

La gestione degli orti urbani passa alla cooperativa sociale Il Cerchio. Il Comune mette così fine alla gestione in proprio, attraverso il Centro Beni Comuni, iniziata ad aprile dell’anno scorso dopo la rinuncia dell’associazione unitaria pensionati (Aup). La cooperativa, molto radicata in città, si prenderà dunque cura delle assegnazioni, delle manutenzione e dei controlli sul rispetto del regolamento, nelle aree ortive di via Caprera, via Maffi (Cascinetto), via Caudana (San Felice) e via degli Arenili, in zona Po. E prossimamente anche di una nuova area ortiva che verrà realizzata in una zona del Quartiere 5 San Bernardo – Borgo Loreto, dove sono necessari piccoli interventi di pulizia e sistemazione.

Molte le criticità riscontrate quando la struttura comunale aveva preso in carico la gestione: alcuni lotti non erano assegnati ed altri erano correttamente assegnati ma non registrati; appropriazioni abusive di alcuni lotti liberi, tanto che in alcuni casi è stato necessario l’intervento della Polizia Locale con una notifica scritta; assegnazione di lotti a persone decedute e riassegnati ad un famigliare nonostante il regolamento lo vieti.
Inoltre erano stati evidenziati problemi nella gestione delle graduatorie in quanto i  criteri di assegnazione  indicati dall’Ufficio Patrimonio all’ex gestore (AUP), differivano da un’area ortiva all’altra.

In particolare poi le Gev, Guardie Ecologiche Volontarie, avevano segnalato problematiche nella modalità di realizzazione di questi spazi verdi, destinati alla coltivazione di ortaggi e frutti per il consumo domestico, nelle aree di via Caprera (lotti A e B) e di via Caudana, dove si rendono necessari e prioritari interventi di manutenzione e di messa in sicurezza.

Da qui la necessità di riordinare tutto il settore, individuando il nuovo gestore, per un impegno di spesa annua di 10 mila euro.  Questi i compiti principali: collaborazione di associazioni ambientaliste, cooperative o gruppi informali di cittadini; raccordo con i destinatari degli orti; raccordo con l’Ufficio competente in relazione ad aspetti informativi sulla corretta conduzione degli orti.

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