Cronaca

FIM Cisl, campagna
White&BlueCollar al via

La FIM Cisl Lombardia, la categoria della Cisl che rappresenta i metalmeccanici, ha avviato un’indagine tra impiegati, quadri, nuove e alte professionalità del settore in Lombardiaa cui la Fim Cisl Asse del Po ha aderito. L’indagine – che consiste in un ricco questionario compilabile da pc e smartphone tramite link e QR Code – dà l’avvio ad una “importante campagna di ascolto, di confronto e di proposte rivolta alle lavoratrici ed ailavoratori del settore metalmeccanico, che in maggioranza,o rmai da tempo,n on vestono più la nota “tuta blu” ancora utilizzata per identificare chi lavora in questo settore”.

E’ dal 2018 infatti che la categoria dei quadri e degli impiegati ha superato nei numeri quella dei colleghi operai, a volte con confini labili tra le due categorie: sempre più spesso capita infatti di trovare professionalità identificate come “impiegati” non dietro ad una scrivania, ma in produzione, tra gli impianti, come capita a chi fa controllo numerico sulle macchine ad esempio, o a chi si occupa di ricerca, sviluppo, qualità, misurazione di tempi e metodi.

“Quello che stiamo vivendo è un momento storico particolare”, dichiara la FIM Cisl, che aggiunge: “Tante nostre certezze non sono più tali. Il Covid-19, il conflitto alle porte dell’Europa, il cambiamento climatico, le nuove difficoltà anche di natura economica legate al costo dell’energia, le modifiche organizzative che si stanno approntando (ad esempio lo smartworking) hanno modificato le priorità delle nostre vite e di quelle delle aziende che  seguiamo. Cambiano le domande che ci facciamo, cambiano le risposte.”

Il sindacato “mai come oggi deve essere attento ai bisogni che cambiano, alle nuove richieste delle persone, nel lavoro, ma anche e soprattutto nella dimensione personale”. “Accanto alle esigenze legate ad uno stipendio eroso da costi di vita che si alzano – spiegano -, altre esigenze si stanno facendo strada in modo sempre più eclatante: mi riferisco in particolare al bisogno di autorealizzazione e di valorizzazione che si cerca nel lavoro, al clima aziendale che fa preferire un contesto ad un altro, alla possibilità di conciliare un lavoro che soddisfi alle esigenze familiari e personali, di tempi e di spazi. Le aziende lungimiranti sono quelle attente al retain dei loro dipendenti, a “tenerseli stretti”, pensando al loro benessere in azienda, come persone e come lavoratori, altrimenti –come stiamo osservando nell’era delle Grandi Dimissioni e della crescita del fenomeno del Quiet Quitting – e un lavoro non ci soddisfa più, losi cambia; il Covid-19 ha sbloccato tante resistenze al cambiamento in tal senso”.

La FIM quindi conclude: “Siamo convinti che sindacato si possa occupare anche della crescita personale, non solo di quella professionale che da sempre è al centro della nostra azione. Questo è l’obiettivo della campagna regionale White&BlueCollar che troverà realizzazione in tutte le 8 strutture territoriali della nostra regione, partendo da alcune aziende pilotacon l’obiettivo di estenderla il più impossibile tra quadri, impiegati e nuove professionalità del nostro settore. I risultati di questa indagine e il contributo di queste persone ci aiuteranno ad elaborare una nuova e più aggiornata visione del lavoro e del sindacato”, utile alla nostra azione sindacale per essere più vicini a chi rappresentiamo, a renderci maggiormente incisivi nella contrattazione di secondo livello e nelle proposte di formazione professionale e continua per dare risposte concrete ai nuovi bisogni che emergeranno, come a migliorare e implementare (adeguandole alle nuove esigenze) le proposte dei servizi nelle nostre strutture sindacali”.

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