Cronaca

Violenza donne, i dati della Questura:
nel 2022 8 arresti e 19 ammonimenti

Sono moltissime le iniziative messe in campo a Cremona e provincia nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sul territorio i casi di stalking, violenze sessuali, percosse, maltrattamenti e lesioni in ambito familiare sono in diminuzione rispetto all’anno scorso, ma la guardia è sempre alta e il fenomeno è costantemente monitorato da chi lavora per garantire la sicurezza. Le attività di prevenzione della procura di Cremona e delle forze dell’ordine si svolgono a  360 gradi, ma è fondamentale l’aiuto da parte delle vittime, che devono vincere la paura e denunciare gli abusi subiti.

Tante donne stanno cominciando a farlo. I numeri delle azioni di “pronto intervento” messe in campo dalla Questura lo dimostrano. A Cremona quest’anno la Divisione Anticrimine ha emesso 19 provvedimenti di ammonimento, di cui 17 per stalking e 2 per violenza domestica. In questo ambito, 5 dei destinatari hanno aderito al programma di recupero. Da inizio 2022, la Squadra Mobile ha invece trattato 33 fascicoli riguardanti casi di codice rosso ed eseguito 8 misure cautelari in carcere, 4 allontanamenti dalla casa familiare e 5 divieti di avvicinamento.

Molto è stato fatto in questi anni per arginare la violenza contro le donne, e questo grazie agli strumenti normativi di cui la Polizia di Stato è in possesso e anche sulla base di un’esperienza trentennale maturata in questa materia. Ma molto c’è ancora da fare per garantire realmente pari opportunità alle donne all’interno della società e ad estirpare un fenomeno che ha ancora una profonda radice sociale e culturale.

Lo sa bene il procuratore di Cremona Roberto Pellicano, che nella riorganizzazione degli uffici della procura ha riservato l’impiego di molta forza lavoro proprio alla violenza di genere. Fenomeni sui quali bisogna concentrarsi al massimo. “Si tratta”, ha sempre spiegato il procuratore, “di reati che hanno un’escalation: partono da un momento e sono destinati a crescere di intensità fino ad arrivare agli epiloghi più drammatici. Casi che tendono quindi ad aggravarsi e sui quali devono esserci interventi più incisivi nella fase più avanzata”.

Sara Pizzorni

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