Cronaca

Caro energia, la Provincia propone
la settimana corta per le superiori

Per qualche scuola è già una realtà, per la maggior parte no. La settimana scolastica di 5 giorni potrebbe diventare non più un’opzione ma un obbligo per le scuole superiori della provincia di Cremona.  Obiettivo: limitare le spese di riscaldamento, che come per tutti gli utenti sono almeno triplicate nell’ultimo anno. Per cominciare a ragionare su questa proposta, il presidente della Provincia Mirko Signoroni ha riunito in amministrazione provinciale tutti i dirigenti scolastici delle superiori, la dirigente Usr Filomena Bianco, insieme alla consigliera delegata Silvia Genzini, al dirigente Giulio Biroli e ai funzionari dei vari settori coinvolti. “E’ stato presentato il problema – afferma Genzini – che è molto complesso perchè implica rimodulare l’orario scolastico su 5 giorni invece che su 6 con conseguenze sul trasporto pubblico. Abbiamo trovato un’ottima disponibilità a cercare una soluzione, molto difficilmente si potrà applicare la rimodulazione da gennaio, più probabile dal prossimo anno scolastico. Faremo ulteriori incontri presso le singole scuole per capire con i tecnici le diverse situazioni”.

“Abbiamo capito le esigenze dalla Provincia”, afferma Alberto Ferrari, preside del liceo Aselli.  “Ci sono arrivate proposte differenti a seconda delle tipologie di scuola. Per qualcuno togliere il sabato significa aumentare il carico di lavoro per i ragazzi durante la settimana, nelle ore del tardo pomeriggio, con problemi logistici. Non si tratta solo di tamponare questi mesi, ma è un’azione più ampia, con una prospettiva di medio lungo termine”.

Per Roberta Mozzi, dirigente dell’Istituto Torriani, la problematica del caro bollette è del tutto condivisibile: “Abbiamo manifestato la volontà di collaborare, ma ci sono differenze tra istituto e istituto. Un liceo ad esempio ha meno ore rispetto a un professionale o un tecnico. Ma siamo disponibili a lavorare a questa possibilità, naturalmente con delle eccezioni, ad esempio per i licei artistici, che avendo 35 ore settimanali avrebbero grosse difficoltà a fare la settimana”.

Il tutto dovrà comunque  passare al vaglio dei Consigli di Istituto.

 

 

 

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