Cronaca

Assegnato a tre volontari 19enni
il premio di bontà Lidia Bittanti

I giovanissimi Mattia Gennari, Mariarosa Panariello e Safa Soula, tutti 19enni,  sono i vincitori dell’edizione 2022 del Premio di bontà intitolato a Lidia Bittanti giunto alla 45esima edizione.
La consegna del riconoscimento è avvenuta questa mattina nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale alla presenza del Sindaco Gianluca Galimberti, dell’Assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità Rosita Viola, di Marilena Antonioli Paloschi e Claudio Bodini, in qualità di rappresentanti delle famiglie Bittanti – Antonioli, promotrici del premio. Ha inviato i suoi saluti mons. Attilio Cibolini, delegato del Vescovo di Cremona, impossibilitato a partecipare.
Sono intervenuti alla cerimonia famigliari, amici dei premiati oltre a chi li ha segnalati.

La commissione ha deciso di assegnare tre premi da mille euro ciascuno a Mattia Gennari, segnalato da don Claudio Rasoli, Presidente della Fondazione Opera Pia “SS. Redentore” di Castelverde, a Mariarosa Panariello, segnalata da Dario Amedeo Diotti, Presidente di Anffas Cremona Onlus, e a Safa Soula, segnalata da Loredana Uberti, Presidente del Comitato di Cremona della Croce Rossa Italiana.

Mattia Gennari è un giovane volontario che ogni giorno, negli scorsi mesi di agosto e settembre, ha dedicato diverse ore del suo tempo presso la Fondazione Opera Pia SS. Redentore di Castelverde attraverso l’Associazione SIAMO NOI onlus. Il ragazzo ha saputo instaurare con gentilezza e pazienza ottime relazioni con gli ospiti della struttura facendosi benvolere da tutti per la sua grande disponibilità.

Mariarosa Panariello si è avvicinata a seguito di un progetto scolastico ad Anffas Cremona Onlus e ha così iniziato ad impegnarsi a favore di questa associazione: infatti, il venerdì e il fine settimana dedica buona parte del suo tempo libero a persone con disabilità. La sua si può definire una vera e propria vocazione ed esprime la sua dedizione verso gli altri con entusiasmo e passione. Mariarosa rappresenta inoltre una risorsa importante per il progetto #ThisAbility impegnandosi al Thisability USC Store di via Solferino.

Safa Soula, volontaria del Comitato di Cremona della Croce Rossa Italiana, ha dimostrato una non comune capacità di adattamento alle attività e ai servizi del Comitato svolgendo, sin dal suo ingresso, compiti di responsabilità in particolare per quanto riguarda i progetti rivolti ai giovani, alle campagne di informazione e sensibilizzazione. In questo suo impegno Safa Soula ha inoltre coinvolto la giovane sorella e la madre, dimostrando così di avere perfettamente compreso qual è la mission della Croce Rossa. Per il suo particolare approccio, Safa Soula rappresenta un esempio oltre che una preziosa risorsa per il futuro dell’associazione.

Lidia Bittanti nata a Cremona il 17 settembre 1906, prima di quattro figli, si sposta da giovane nella città di Parma per avviare un negozio di biancheria. Manifesta da subito la sua intraprendenza, sa muoversi con disinvoltura e abilità. Il commercio è la sua vita e con coraggio si divide dall’amica aprendo un negozio tutto suo.
Mantiene lo stesso articolo di vendita ma prende contatti con la città di Firenze e avvia una fiorente azienda di confezioni: la IMCERF, acronimo di “Impresa Confezioni e Ricami Fiorentini”. Passano gli anni, il negozio non basta più. Dopo essersi sposata inizia un’attività di vendita dei suoi articoli ad altri negozi e in altre città. Nel 1955 rientra a Cremona. Ancora una volta si rinnova, ha capacità e idee in campo commerciale. Decide per una nuova attività: non vuole più vendere prodotti realizzati da altre aziende ma vendere ciò che lei stessa produce. L’orientamento è per un articolo nuovo in espansione sul mercato: il costume da bagno. Conosceva il mercato e aveva fatto la sua scelta. Alcuni famigliari, a vario titolo, l’aiuteranno ma è lei che porta avanti e sviluppa quella che rimarrà pur sempre una piccola attività imprenditoriale. Sa progredire ma soprattutto rinnovarsi per seguire un mercato in evoluzione. La grande mossa fu andare negli Stati Uniti a rifornirsi di un prodotto nuovo per fare i costumi da bagno, il tessuto LASTEX, che rivoluzionò il mercato. La sua vita fu semplice e misurata; visse fino alla fine con la vicinanza di sua mamma in una casa in via Elio Crotti in Cremona. Al piano terreno il laboratorio e gli uffici.

Condusse la sua azienda fino al 1966 quando una grave malattia la obbligò in poco tempo a lasciare. Fu lucida fino all’ultimo e come suo desiderio ebbe modo di esprimere le sue volontà nel segno dell’altruismo e della solidarietà, valori in cui credeva e che la famiglia rispettò pienamente. Destinò un aiuto economico a diverse presone che sapeva in difficoltà e volle che il suo denaro fosse destinato ai giovani.
La famiglia, tenendo conto delle sue volontà, ha istituito questo premio, attraverso un’importante donazione al Comune, per ricordarne la memoria.

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