Giornata mondiale del neonato
prematuro: installazione a Cremona
In occasione della Giornata Mondiale del Neonato Prematuro (17 novembre), gli studenti delle classi prima, seconda e quarta dello IAL Lombardia di Cremona, in collaborazione con l’associazione TINsieme, hanno realizzato un’installazione artistica dedicata ai bambini e alle famiglie che affrontano una nascita pretermine.
L’opera è stata inaugurata questa mattina presso l’atrio principale dell’Ospedale di Cremona alla presenza della Presidente e della Segretaria dell’Associazione TINsieme, Sonia Ballestriero e Monica Ravani, del Direttore e della Coordinatrice della Patologia Neonatale, Bruno Drera e Verena Bolchi, e del Professor Stefano Priori insieme agli studenti dell’istituto scolastico. L’installazione rimarrà esposta fino al 20 novembre 2022.
Come spiegano i ragazzi, l’installazione rappresenta simbolicamente la voglia di leggerezza, raffigurata da palloncini viola di cartapesta, che sperimenta chi si trova ad affrontare esperienze di nascite premature, sentimento che fatica a spiccare il volo perché ancorato a terra dalle preoccupazioni. “È una esperienza che accomuna molti di noi – afferma Stefano Priori, docente e coordinatore del progetto – Questo lavoro non solo è utile dal punto di vista didattico ed esperienziale, ma consente agli studenti di avvicinarsi a tematiche sociali di grande rilevanza”.
“La sensibilizzazione che parte al di fuori dell’ospedale su tematiche poco conosciute come la prematurità è sempre da apprezzare», evidenzia Bruno Drera, Direttore della Patologia Neonatale di Cremona. «Soprattutto quando vede la partecipazione dei giovani, che con la loro creatività ci aiutano a leggere la realtà con uno sguardo diverso. Ringrazio pertanto il Professor Priori e gli studenti, nonché l’associazione TINsieme, da sempre a fianco del nostro reparto”.
La Patologia Neonatale di Cremona segue tra i 90 e i 110 bimbi prematuri l’anno, che costituiscono circa il 10 per cento dei nati complessivi, con un’incidenza analoga al dato su scala nazionale. “Un neonato prematuro è un bambino nato prima di 34 settimane di gestazione», spiega Bruno Drera. «La nascita prima del termine porta con sé patologie più o meno significative, a seconda dell’età gestazionale e delle condizioni del singolo bambino. Sia i nati prematuri sia pretermine sono “sorvegliati speciali”, per i quali è necessario assicurare lo sviluppo della piena funzionalità degli organi, fino al raggiungimento dell’autonomia nelle funzioni vitali”. Le problematiche associate a questa condizione possono essere di vario tipo e richiedere quindi diverse tipologie di supporto o intervento, dalla ventilazione all’alimentazione, per rispondere alle esigenze metaboliche dei piccoli, esposti precocemente alla vita.
Questa condizione coinvolge profondamente le rispettive famiglie: «Per assisterle nel modo più adeguato – prosegue Drera – il personale sanitario della Patologia Neonatale offre la cosiddetta “comfort care”: viene garantito ai genitori l’ingresso al reparto 24 ore su 24 e la degenza per le mamme, che possono restare accanto al proprio bambino. Le mamme sono inoltre affiancate nella cura del piccolo e – ove possibile – nell’allattamento, che nei bambini prematuri aiuta a ridurre e prevenire determinate patologie. Bimbi e genitori vengono accompagnati fino al raggiungimento dell’autonomia, in collaborazione con il reparto di Ostetricia e Ginecologia, che interviene anche nella gestione e valutazione dei casi più complessi. Dopo la dimissione, i Consultori di Cremona e Casalmaggiore sono a disposizione per offrire un percorso di affiancamento per i neogenitori.