Cultura

Il Violino del Mare approda
nelle collezioni del Museo

Servizio di Federica Priori

Grazie al progetto Metamorfosi, il lavoro delle persone detenute trasforma il legno delle barche dei profughi in strumenti musicali. Uno di questi è esposto (da giovedì 10 novembre) al Museo del Violino di Cremona, accanto ai capolavori di Stradivari. E’ simbolo e metafora, opera e orizzonte, bellezza, sorpresa, poesia e preghiera.

Lo strumento si potrà anche ascoltare, nell’Auditorium Giovanni Arvedi, soprattutto in momenti di natura didattica rivolti alle scuole. In queste occasioni verrà anche ripercorsa la storia dello strumento attraverso il racconto e le immagini.
Lo strumento, osserva monsignor Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, offre “una chiave di lettura di quanto sta accadendo tra Mediterraneo e Lombardia, tra carceri e cattedrali, tra musica e spiritualità, e tra tanti altri soggetti e luoghi che si incontreranno, come in una danza senza fine. Dal sapore profetico più che ludico”.

“Metamorforfosi, un nome bellissimo, evoca l’idea di un cambiamento intrinseco e continuo nelle cose del mondo” sottolinea Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona e presidente della Fondazione Museo del Violino. “Un’imbarcazione che si trasforma in uno strumento musicale. Il dramma dei tanti viaggi della speranza che si intreccia con la vita dei detenuti di un carcere alla ricerca di un futuro migliore e si fa arte e musica. La vita di uomini e donne segnate da errori e scelte sbagliate che attraverso il lavoro si riabilita e trova un motivo per continuare a vivere generando bellezza. Tutto questo è ciò che il Museo del Violino, esponendo il Violino del Mare e facendolo esibire in audizioni dedicate, vuole sostenere e promuovere”.

“È un’immensa gioia – conclude Arnoldo Mosca Mondadori – sapere che il Violino del Mare possa essere accolto nel Museo del Violino di Cremona, per divenire strumento di testimonianza per le nuove generazioni. Un segno che si oppone a quella che Papa Francesco definisce cultura dell’indifferenza. Un violino che cerca invece di essere strumento di consapevolezza, perché possa nascere in ogni società uno sguardo di fratellanza verso ogni persona in fuga dalla guerra, dalla fame e dalla persecuzione”.

IL PROGETTO – L’idea del progetto Metamorfosi nasce nel dicembre 2021 quando, all’interno del Laboratorio di Liuteria e Falegnameria nella Casa di Reclusione Milano-Opera, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti chiede al falegname di Lampedusa Francesco Tuccio, di portare dei legni per costruire dei presepi che, nel tempo della pandemia, potessero essere un segnale di speranza per tutti, credenti e non credenti.

Nell’ambito di questa iniziativa, con gli stessi materiali, sotto la guida del maestro Enrico Allorto, è stato costruito un violino, utilizzando una tecnica perfezionata già nel sedicesimo secolo dagli artigiani cremonesi. Il 4 febbraio 2022, in occasione dei 10 anni dalla nascita della Fondazione, questo primo strumento, chiamato Violino del Mare, inizia, con la benedizione di Papa Francesco, il proprio viaggio di testimonianza.

Metamorfosi è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 79° Festival del Cinema di Venezia durante il quale è stato proiettato il cortometraggio (https://youtu.be/CLEGcSwuKHo) che racconta il progetto.

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