Cronaca

Finto posto di blocco, i due
arrestati: "Era solo uno scherzo"

Sono stati interrogati dal gip, i due giovani, un cremonese e un bolognese, arrestati dai carabinieri per tentata rapina aggravata dopo aver simulato un posto di blocco nella notte tra domenica e lunedì a Martinengo, nella bergamasca.

L’avvocato Sperolini

“Era solo uno scherzo, non volevamo rapinare nessuno”. Così si sono giustificati i due, che si erano appostati nel parcheggio di via delle Maschere Bergamasche fingendosi militari, con indosso giubbotti antiproiettile con scritto “Esercito”, caschetti militari, armi da soft-air e ricetrasmittenti. Poi avevano intimato l’alt al conducente di una macchina, fingendo un controllo antidroga, dopodichè uno di loro aveva esploso in aria un colpo d’arma soft-air. Il rumore del colpo e anche della discussione scoppiata con l’automobilista, che aveva capito che i due non erano carabinieri, aveva attirato l’attenzione dei residenti della zona che avevano chiamato le vere forze dell’ordine. Finiti davanti al giudice, i due si sono scusati, sostenendo si trattasse di uno scherzo. Il magistrato, nel processo per direttissima, ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi l’obbligo di dimora nelle rispettive residenze e il divieto di uscire nelle ore notturne. I ragazzi erano assistiti dall’avvocato Paolo Sperolini. Per loro, il pm aveva chiesto la custodia in carcere.

S.P.

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