Ucraina, piazza divide opposizione. Con Letta né Conte né Calenda
(Adnkronos) – La pace e le piazze dividono l’opposizione. Al sit in giovedì davanti all’ambasciata russa, organizzato da Base Italia e altre associazioni, ci sarà il Pd con l’adesione formale annunciata da Enrico Letta, Più Europa, i Radicali. Da Articolo Uno fanno sapere che, “come avevamo detto, noi siamo presenti in tutte le piazze per la pace”. Non hanno aderito invece né il Terzo Polo né Giuseppe Conte proiettato verso la manifestazione di novembre, promossa dalle associazioni pacifiste. Un inizio di legislatura in ordine sparso per l’opposizione.
Ma dal Pd rilanciano: “Noi sulla questione Ucraina non vogliamo giocare in difesa”. E rivendicano: “La nostra posizione è limpida sin dall’inizio. Sono altri che hanno avuto ambiguità e titubanze, ovvero Conte e Calenda”. Quindi, si sottolinea dal Nazareno, “noi partecipiamo e sosteniamo ogni iniziativa che abbia come obiettivo la pace e che allo stesso tempo, chiaramente, non presenti ambiguità sulle responsabilità dell’aggressore, vale a dire la Russia di Vladimir Putin”.
Nè c’è il timore di divisioni, dopo l’adesione a titolo personale di tanti dem alla manifestazione per la pace di novembre, quella a cui sarà Conte. “Non c’è questo timore perchè nessuno ha mai sollevato dubbi sulla posizione che abbiamo tenuto sin dall’inizio e anche perchè non è ostativa rispetto alla pace. E’ Putin il nemico della pace”.
Ma nè Calenda nè Conte saranno in piazza con il Pd. “Non andremo in piazza sotto l’ambasciata russa. Ma -dice il leader di Azione- organizzeremo una grande manifestazione a Milano, se Conte porterà in piazza le persone che sono a favore della resa dell’Ucraina”. Mentre Conte motiva così il no all’adesione al sit in di domani: “Ogni manifestazione per la pace benvenuta, ma” quella di giovedì “è una manifestazione del Pd e adesso ce n’è una nazionale e senza cappelli”.
Ribatte la responsabile Esteri del Pd all’Adnkronos: “La manifestazione è contro la guerra e non è del Pd. E’ stata organizzata da diverse associazioni e abbiamo aderito. Mi sembra davvero svilente, rispetto al peso delle questioni sul tavolo, ridurre tutto questo semplicemente a un dibattito di politica interna”. Mentre per Alessandro Alfieri, interpellato dall’Adnkronos, le divisioni di un’opposizione al momento in ordine sparso “si superano nel momento in cui si ritrova nel principio che c’è un aggredito e un aggressore. Poi le forme per lavorare insieme si trovano. Tutto vogliamo la pace e la pace non si ottiene senza libertà e giustizia”.
Duro Matteo Orfini che giovedì sarà in piazza: “Conte è un trasformista, non c’è nulla di sincero nelle sue posizioni. Sono sempre strumentali, anche in questo caso. Noi abbiamo sempre avuto una posizione chiara e leggibile, giusta. Non mi sento messo in difficoltà da Conte”. E ci sarà anche Laura Boldrini, tra i dem che hanno anche aderito alla manifestazione di novembre con Conte, che si rivolge così proprio ai 5 Stelle: “Sulla pace non ci si può dividere, deve esserci unità di intenti poi magari possono esserci delle distinzioni su come arrivare alla pace, ma sull’obiettivo della pace ci dobbiamo essere tutti”. Al sit in non ci sarà invece Andrea Orlando. Un’assenza dovuta a impegni istituzionali: sarà a Praga per un vertice informale dei ministri del Lavoro europei. “Solo per questo non ci sarà”, specificano i suoi.